«Attacco a Mattarella». Il presidente del Senato: totale rispetto
Si presenta con aria allegra e dialogante, Ignazio La Russa, per il consueto augurio di fine anno alla stampa parlamentare. Ma poi il presidente del Senato dice la sua in modo molto netto su parecchie questioni all’ordine del giorno politico, a partire dalle riforme.
Premesso che farà in modo assolutamente super partes il suo dovere, che permetterà all’opposizione la massima possibilità di esprimersi e presentare emendamenti, personalmente ammette di sostenere eccome la riforma che prevede l’elezione diretta del premier. Che ha sicuramente punti deboli (il premio di maggioranza senza che sia indicata una soglia minima per ottenerla, il fatto che un secondo premier possa essere nominato in caso vada in crisi quello eletto, ma solo se vincolato al programma, passaggio di difficile realizzazione), ma non quello da più parti censurato: la riduzione dei poteri del capo dello Stato.
Il presidente di Palazzo Madama spiega: «Credo che i poteri costituzionali non siano minimamente intaccati. Nessuno degli articoli sul presidente viene modificato». Certo, c’è da dire che «c’è una Costituzione materiale che ormai attribuisce al presidente poteri più ampi di quelli che la Costituzione d’origine prevedeva. E un’elezione diretta del premier — ammette La Russa — potrebbe ridimensionare l’utilizzo costante di questi ulteriori poteri.»
Ma, e qui arriva il…
Author: Paola Di Caro
Data : 2023-12-19 07:13:33
Dominio: www.corriere.it
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