Dai record sportivi all’arrivo in Parlamento nel 2018 per «dare voce a chi è più debole». Ora difende la ministra Mariastella Gelmini e potrebbe seguirne le orme in Azione di Calenda
Giusy Versace si presenta in Parlamento nel marzo del 2018 da neofita della politica. È uno dei personaggi su cui punta Silvio Berlusconi nel 2018 per una elezione che non si prefigura sfavillante per la abitazione azzurra, essendo per la prima volta non la prima forza della coalizione. Versace, appunto, è la figlia di Alfredo, cugino dei noti Gianni, Donatella, Santo, che si occupano di moda da una vita con un marchio famoso in tutto il mondo. Non sceglie di seguire l’azienda di famiglia, ma lavora per una abitazione concorrente.
All’età di 28 anni l’episodio che le cambia la vita: Giusy è vittima di un incidente stradale che le fa perdere entrambe le gambe. Ma la giovane Versace non demorde, inizia a correre con un paio di protesi in fibra di carbonio, divenendo così la prima atleta donna con doppia amputazione agli arti inferiore. Stabilisce una serie di record sui 100 metri e sui 200 metri grazie ai quali vince 11 titoli italiani,
partecipa ai campionati europei paralimpici e anche a quelli mondiali.
Arriveranno dopo il debutto in televisione a Ballando con le Stelle, la co-conduzione di una trasmissione storica di viale Mazzini, la Domenica Sportiva. Tutto questo contribuisce a renderla un esempio per la sua storia che racconterà in un libro dal titolo «Con la testa e con il cuore si va ovunque» edito da Mondadori.
Anche grazie a questo percorso che arriva la candidatura alle politiche del 2018. Che nasce grazie al rapporto diretto con Mariastella Gelmini, all’epoca coordinatrice di Forza Italia in Lombardia. Versace raccontò che la candidatura è stato il risultato di «un incontro con Mariastella. Durante una cena – le sue parole in un’intervista al Giornale – abbiamo avuto modo di conoscerci meglio e dopo un po’ lei mi ha lanciato questa sfida facendomi comprendere che poteva essere l’opportunità non solo di portare i miei valori in Parlamento ma provare a dare il mio contributo concreto a tutte le cause che sposo da anni». Fu una decisione «molto ragionata e combattuta», quella di rispondere alla chiamata di Forza Italia, perché «con una scelta del genere ho più da perdere che da incassare, ma ho ritenuto opportuno mettere la mia voce a disposizione di chi è più debole».
Non a caso, Giusy – come la chiamano tutti – in Parlamento ha portato, in questi anni, tutte le istanze che ha promosso con la sua onlus «Disabili No limits Onlus». «Ho scelto di scendere in politica perché ho l’opportunità di prestare la voce a tutte le persone che vivono con una disabilità e perché bisogna abbattere le barriere mentali che ci sono attorno al mondo dell’handicap». Si sgola durante la legge di bilancio per far presente «quanto sia importante innalzare la pensione di disabilità», lavora nella commissione Affari sociali di Montecitorio, è attivissima nella commissione bicamerale Infanzia e adolescenza. Tutto questo porta a Forza Italia a sceglierla nel 2021 come responsabile del dipartimento Sport
, Disabilità e Pari Opportunità. Infine, lo strappo di ieri e l’addio a Forza Italia.
Si dichiara «delusa» perché «era nostro dovere garantire stabilità al Paese e continuità a questo governo che ben stava lavorando, portando al termine naturale la legislatura, fra qualche mese, con altruismo e coerenza». Versace è fra le poche parlamentari di Forza Italia che difende Mariastella Gelmini, che considera più di una collega, e gli altri due ministri Mara Carfagna e Renato Brunetta. E forse non è un caso se molti in queste ore confidano che «Giusy potrebbe seguire Mariastella in Azione».
26 luglio 2022 (modifica il 26 luglio 2022 | 17:16)
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Giuseppe Alberto Falci , 2022-07-26 12:56:54 ,