La serata di capodanno per gli ex operai della Gkn di Campi Bisenzio, Firenze, è stata una festa e un presidio ai cancelli della fabbrica per continuare la battaglia e per dare un messaggio a tutte le realtà delocalizzate d’Italia. Dario Salvetti, Collettivo di Fabbrica: “Stasera c’è una festa di una comunità che si interroga sull’anno che viene e non lo festeggia in maniera vuota, ma si chiede quale anno vuole. La sentenza ci dà un grammo di giustizia, ma ci restituisce soprattutto rabbia perché arriva dove la politica non è arrivata. Il messaggio che parte oggi dalla Gkn è che il 2024 sia un anno nuovo e non solo il nuovo anno. Il nostro è un Paese in ginocchio: sei milioni di poveri assoluti, 3,5 milioni di precari, due milioni di finte partite Iva”.
Articolo Precedente
Il futuro del lavoro: lo smartworking può aggirare dei disagi, ma resta il nodo delle opportunità
Source link
di F. Q.
www.ilfattoquotidiano.it
2024-01-01 12:01:30 ,