Detto questo, se c’è una cosa che è diventata evidente dalla visione dei primi episodi e dalla loro accoglienza da parte della critica, è che sono realizzati magnificamente e hanno una portata estremamente ambiziosa: esattamente il tipo di progetti che andrebbero visti sullo schermo più grande possibile, come le trilogie di Peter Jackson dedicate al Signore degli Anelli e Lo Hobbit. Gli Anelli del Potere è la serie più costosa della storia della televisione, un progetto nato grazie alla passione del capo di Amazon Jeff Bezos, grande fan di Tolkien. E, come ha sottolineato Kathryn VanArendonk nella sua recensione per Vulture, la serie è fatta per essere vista al cinema: “Investire così tante risorse negli effetti visivi è certamente apprezzabile – scrive VanArendonk –, ma sembra un po’ uno spreco per una serie che molti spettatori guarderanno su schermi grandi come una mano“.
Amazon sembra essere consapevole di questo aspetto. La società ha organizzato una piccola serie di eventi per il lancio della serie in città di tutto il mondo, dando ai fan l’opportunità di vedere i primi due episodi nelle sale. Comprensibilmente, la società ha speso milioni di dollari per convincere le persone ad abbonarsi a Prime, e non per farle sedere al cinema. Tuttavia, una proiezione nelle sale cinematografiche potrebbe allo stesso tempo generare ulteriore interesse per la serie e potenzialmente portare più persone nei cinema.
Il mio ha tutta l’aria di essere, nel migliore dei casi, un sogno irrealizzabile. Ma da quando durante i lockdown i servizi di streaming hanno dato accesso a una miriade di film e programmi televisivi, non abbiamo ancora visto una correzione di rotta. Forse dare al pubblico un motivo per andare al botteghino a vedere una delle serie più grandi dell’anno, se non la più grande in assoluto, sarebbe la cosa giusta. In alternativa, magari qualcuno potrebbe convincere Warner Bros. Discovery a portare al cinema House of the Dragon.
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di Angela Watercutter www.wired.it 2022-09-05 17:00:00 ,