Non è un fatto nuovo, ma peggiora ogni volta di più. Allora, quest’anno ho fatto un esperimento: mi sono messo davanti alla tv, ho aperto l’app ufficiale con la diretta (che si vede anche sul sito di Apple o su Youtube) per seguire l’evento “live”, che poi a dirla tutta è registrato. Perché, dalla pandemia in avanti, Tim Cook ha scoperto che è meglio fare un prodotti più raffinato ma “freddo”, tanto che anche chi si trova nel campus di Cupertino alla fine è come se guardasse la partita al bar sul grande schermo, mica allo stadio. Meglio così per Apple, perché non ci sono più rischi: nessuno sbaglia o fa papere, e si possono usare un sacco di effetti speciali per “movimentare” anche il keynote più soporifero.
Dicevo, mi sono messo sul divano con un foglio con la lista di rumors e un lapis. Li ho spuntati uno per uno man mano che venivano puntualmente confermati e alla fine li ho finiti. Tutte le previsioni sono risulte accurate: dalla fotocamera super di iPhone 15 Pro Max al chip A17 Pro con lavorazione a 3 nanometri sino alla presa Usb-C al posto della porta proprietaria Lightning.
Nel frattempo, quando sentivo qualcosa che non era stato previsto da nessun delatore interno ad Apple o alla sua filiera di fornitori, me lo segnavo. Qui la lista è stata cortissima. Praticamente irrilevante. Sono, nell’ordine: il gesto indice-pollice per azionare gli Apple Watch con S9 con una mano sola (bello), le EarPods con Usb-C (inutili) e il traguardo – con sette anni di anticipo – dei prodotti carbon neutral Apple 2030. Grande risultato, quest’ultimo, circoscritto per adesso a Apple Watch e Ultra 2. In più, forse c’è qualche microfunzionalità della fotocamera per fare i ritratti che mi sono perso, ma poca roba. Tutto il resto, già scritto e previsto.
Insomma, le indiscrezioni avevano azzeccato tutto e ucciso qualsiasi forma di divertimento. Dovrebbero vietare i rumors, oppure pubblicarli ma con la scritta “Attenzione, spoiler”. O magari Tim Cook potrebbe anche fare un discorsino ai suoi e vedere di darci un taglio. Perché se non smettono i rumors, forse è il caso di cambiare formula rispetto ai keynote registrati e patinati. Alla fine, a soffrirne sono i prodotti, che poi sarebbero la ragione per cui stiamo parlando di Apple e dei suoi eventi. No?
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di Antonio Dini www.wired.it 2023-09-13 05:48:11 ,