A settembre, un uomo del Montana, negli Stati Uniti, è stato condannato a sei mesi di carcere per aver contrabbandato un clone di una delle specie di pecore più grandi del mondo. Secondo i documenti del tribunale, Arthur Schubarth ha portato nel paese dal Kirghizistan parti del corpo di un argali di Marco Polo, una pecora selvatica prossima al rischio di estinzione. Nel 2015 si è accordato con un laboratorio per creare un clone dell’animale, che ha poi ribattezzato Montana mountain king (Mmk, propriamente “re della montagna del Montana”). Successivamente, sempre stando al tribunale, Schubarth avrebbe usato lo sperma di Mmk per ingravidare altre pecore e vendere ad appassionati di caccia grossa i loro agnelli, ognuno delle quali portava con sé alcuni geni dell’argali di Marco Polo.
Il caso è decisamente bizzarro. Un cittadino americano è stato perseguito per un reato contro la fauna selvatica che coinvolge la clonazione animale solo un’altra volta: è successo nel 2011, quando un uomo è stato multato per 1,5 milioni di dollari e si è visto requisire cervi di contrabbando e campioni di sperma degli animali, che gli investigatori ritenevano volesse usare per clonare cervi della Virginia.
Ma c’è un altro elemento strano nella storia di Schubarth: in giro per gli Stati Uniti al momento potrebbero esserci decine di discendenti di Mmk. Queste pecore – che contengono il dna del clone “originale” – vengono definite “di contrabbando” Nei patteggiamenti firmati dagli uomini che le avrebbero acquistate da Schubarth, o che avrebbero trasportato capi al suo ranch nel Montana per farli ingravidare, queste pecore vengono definite “di contrabbando“. Non è chiaro quante siano ancora in libertà, né che fine abbiano fatto.
I documenti ufficiali offrono però alcuni indizi. Una rimozione nella causa contro Schubarth afferma che nel novembre 2018 una persona ha trasportato 26 pecore nel suo ranch in Montana perché fossero inseminate con lo sperma di Mkk, per poi portarne altre 48 un anno dopo. Nel luglio 2020, secondo lo stesso diploma, altre due persone hanno fatto arrivare altre 43 pecore all’allevamento di Schubarth. Ci sono insomma diverse decine di pecore che potrebbero aver generato la prole di Mmk, ognuna delle quali potrebbe aver avuto diversi agnelli.
Che fine hanno fatto le pecore ibride?
Lo stesso diploma sostiene anche che uno dei cuccioli di Mmk è stato trasportato dal Minnesota all’allevamento di Schubarth nel Montana nel maggio 2019. Poi, nel luglio 2020, Schubarth ha venduto 11 nipoti di Mmk per un totale di 13.200 dollari, oltre a uno dei figli del clone, una pecora chiamata Montana black magic, per 10mila dollari. Un’ulteriore pecora ibrida sarebbe stata ceduta a un uomo che vive nel South Dakota.
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di Matt Reynolds www.wired.it 2024-11-17 05:50:00 ,