Google mette gli occhi sull’Italia. Anzi, sulla Sicilia per essere precisi. Secondo quando riportato dalle testate nazionali e internazionali, il colosso tecnologico è in trattativa con il governo italiano per costruire una rete di cavi sottomarini in fibra ottica nel Mediterraneo. “Google è molto interessata – ha dichiarato Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, nel corso della ministeriale G7 su innovazione e tecnologia -. Stiamo tenendo colloqui sulle stazioni base in Sicilia”.
D’altronde, come detto dallo stesso Butti, “l’Unione europea ha disposto 500 milioni su questa tecnologia e l’Italia giocherà un ruolo importante affacciandoci sul Mediterraneo. E siamo contenti di essere tornati attrattivi per gli investimenti di tante società straniere“. Non si tratta certo della prima volta che Google sceglie l’Italia come sua partner nel settore. Il colosso tecnologico, infatti, sta già collaborando con Sparkle, una società costola di Telecom Italia, per garantire il funzionamento delle due reti di cavi sottomarini che collegano il Medio Oriente con l’Europa Orientale e l’Asia. Non a caso, il governo considera da tempo Sparkle come una società strategica, “che già opera in joint venture con importanti aziende straniere”. Insomma, l’Italia sembrerebbe avere tutte le carte in regola per accompagnare e supportare l’evoluzione di questa tecnologia, in Europa e non solo.
“I cavi sottomarini saranno sempre più decisivi: il 16% del traffico internet riguarda il Mediterraneo. Google è ovviamente interessata, insieme ad altri hyperscaler che stanno già usando la fibra circumnavigando l’Africa e raggiungendo la penisola arabica”, ha concluso Butti, ricordando che ora manca solo una cosa per rendere l’accordo definitivo: la firma delle due parti. Quando arriverà non è ancora chiaro.