Nuova svolta nel caso Epic Games contro Google. Nella giornata di ieri il giudice federale californiano James Donato ha emesso un’ingiunzione che obbliga Big G ad aprire il suo Google Play store alla concorrenza per i prossimi tre anni. Inoltre al colosso tecnologico sarà impedito di stipulare accordi che includono il pagamento di commissioni o la condivisione delle entrate, per lanciare applicazioni in esclusiva sullo store o preinstallarlo su nuovi dispositivi. E a questo si aggiunge la richiesta di consentire ai negozi di applicazioni Android concorrenti di accedere al catalogo di applicazioni dello store di Google.
Una sentenza importante, che rappresenta (forse) la svolta più significativa nella causa intentata nel 2020 da Epic Games, la casa madre di Fortnite, contro Google, accusandola di pratiche anticoncorrenziali, tra cui la scelta di pagare le aziende produttrici dei dispositivi Android per non sviluppare app store concorrenti. Per astenersi da che la situazione si ripresenti, nel prossimo futuro le due compagnie andranno a costituire un piccolo comitato di tre persone che si assicurerà che il comportamento di Google sia conforme alle nuove norme di settore stilate da Donato.
Le reazioni
Decisioni certamente importanti, che soddisfano Epic Games, che comunque aveva avanzato richieste più elevate, come quella di aprire lo store di Google ai competitor per sei anni e non per tre. “Le disposizioni sono state concepite per livellare il campo di gioco per l’ingresso e la crescita dei rivali, senza gravare eccessivamente su Google”, ha scritto il giudice James Donato nella sua ordinanza. Google, però, sembra tutt’altro che d’accordo sulle scelte del giudice. “La decisione non tiene conto del fatto che Android è una piattaforma aperta e che gli sviluppatori hanno sempre avuto molte opzioni per la distribuzione delle loro applicazioni – ha scritto Lee-Anne Mulholland, vicepresidente degli affari normativi di Google, in un post pubblicato sul blog aziendale -. […] Per esempio, Epic Games ha reso disponibile la sua popolare app Fortnite agli utenti Android attraverso il Samsung Galaxy Store, il sideloading e l’Epic Games Store – il tutto mentre Fortnite non è stato distribuito attraverso Google Play”.
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Epic Games, invece, definisce la sentenza del giudice Donato come una vera e propria vittoria. “L’Epic Games Store e altri app store arriveranno sul Google Play Store nel 2025 negli Stati Uniti – senza gli scenari spaventosi di Google e la tassa sulle app del 30% di Google – grazie alla vittoria nella causa Epic contro Google”, ha dichiarato Tim Sweeney, CEO della società, in un post su X. A questo punto, quindi, resta solo da capire cosa succederà nei prossimi mesi: Google ha già minacciato ricorso.
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di Chiara Crescenzi www.wired.it 2024-10-08 11:01:38 ,