Non appena Weople inizia a bussare alle altre piattaforme, riceve una serie di porte in faccia. Le aziende non si fidano. Temono di poter ricevere reclami, per aver condiviso i dati. Federdistribuzione, l’associazione delle catene di distribuzione che nel 2019, aveva spiegato a Wired che “**non sono ancora chiare le **regole di gestione della portabilità dei dati che, se applicata in modo distorto rispetto all’obiettivo della norma, può avere ripercussioni sul rispetto della privacy ed effetti anticoncorrenziali”. Così nel 2019 Hoda si rivolge al Garante della privacy, che a sua volta chiede ai colleghi del Comitato europeo per la protezione dei dati personali (Edpb) un parere. La vicenda, d’altronde, ha impatti su tutto il mercato europeo. La pratica torna sulle scrivanie di piazzale Venezia. E là resta, per il momento.
Nel frattempo, un parere del Garante europeo della privacy (Edps) del giugno 2020 reputa che alcuni sistemi di gestione dei dati personali “potrebbero essere visti come motori per la portabilità dei dati”. E l’indagine conoscitiva sui big data, condotta in Italia dai garanti per la privacy, la concorrenza e le comunicazioni loda Weople perché “in grado di superare in parte le descritte limitazioni derivanti dall’attuale disciplina del diritto alla portabilità dei dati”. Così, quando Google si mette di traverso alle richieste di Weople, la startup, prima nel 2021 e poi nel 2022, inoltre due segnalazioni all’Antitrust, che apre un fascicolo a carico del colosso.
Gli impegni di Google
Un anno dopo, Google accetta di aprire i propri dati. Una strategia che, mette nero su bianco il colosso, non è un’ammissione di colpa o di pratiche anti-concorrenza. Ma che di fatto soddisfa l’Antitrust e Hoda. Dal primo aprile Google metterà a disposizione un link con un rimando diretto alla pagina per scarica i dati, che servizi come Weople potranno inserire dentro la loro applicazione.
È lo strumento Takeout, che, come spiega Google, “da oltre dieci anni offre alle persone la possibilità di estrarre e trasferire i propri dati, e solo nel 2021 sono stati esportati dalle nostre piattaforme più di 400 miliardi di file”. Tuttavia un conto è entrare sul profilo Google, cercare Takeout, scaricare i dati e poi ricaricarli su Weople, altro è avere il link a portata di mano. Perché la portabilità dei dati funzioni, conta anche la semplicità dell’esperienza dell’utente. Da Takeout si possono scaricare dati su navigazione, mappe, libri, notizie, Youtube e Fit, tra gli altri, e sarà possibile impostare una funzione per il download automatico ogni due mesi.
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di Luca Zorloni www.wired.it 2023-03-28 04:33:00 ,