Gravina alla Camera: “La commissione di vigilanza governativa vìola l’autonomia dello sport, da Uefa e Fifa un monito a tornare indietro” – Calcio

Gravina alla Camera: “La commissione di vigilanza governativa vìola l’autonomia dello sport, da Uefa e Fifa un monito a tornare indietro” – Calcio

Gravina alla Camera: “La commissione di vigilanza governativa vìola l’autonomia dello sport, da Uefa e Fifa un monito a tornare indietro” – Calcio



“Ieri è arrivata un’email molto severa di Uefa e Fifa, in cui ci invitano a fare pressione sull’autorità di Governo a affinché si torni indietro su questo provvedimento che viola l’autonomia dello sport”. Così il presidente della Figc Gabriele Gravina nel corso dell’audizione davanti alla Commissione Cultura della Camera sul Dl sport, scuola e ricerca, a proposito della creazione dell’agenzia per la vigilanza economica e finanziaria sulle società sportive professionistiche voluta dal Governo.

“La Covisoc ha norme più stringenti”

“La Commissione non è agile ed è governativa, inoltre non intravediamo i requisiti di urgenza della norma perché la Covisoc non segue il quadriennio olimpico e le iscrizioni ai prossimi campionati sono state già fatte. E’ una norma che viola i principi dell’autonomia dello sport e dell’economia di mercato”, ha poi ricordato Gravina. “C’è una lacuna nel decreto – ha proseguito -. La Covisoc ha due compiti: la prima è controllare che le società professionistiche abbiano i giusti requisiti economico-finanziari ai fini dell’iscrizione dei campionati. Mentre la seconda, di cui non abbiamo trovato traccia nel dl, è il controllo continuo durante la stagione dei pagamenti di emolumenti e contributi. I nostri controlli invece sono bimestrali. Questo è un controllo fondamentale e a fronte di questo sono stati irrorati 494 punti di penalizzazione alle società. Le nostre norme sono più stringenti di quelle del dl sport”. Gravina ha poi ribadito come la Covisoc nel suo periodo di vita abbia funzionato brillantemente e ricordato come sia nata nel 1987. “Da quel giorno – ha aggiunto il n.1 della Figc – ci sono state 193 esclusioni, solo due casi sono stati accolti dal Tar e dal Consiglio di Stato”. Infine parlando dei costi ha concluso: “La Covisoc costa alla Figc 400mila euro totali, rispetto a 3.5 milioni di euro della Commissione, di cui 1.9 in capo alla Figc e 1.6 ai club”. A chi parla invece dell’indebitamento di diverse società di calcio ha precisato che il debito sia “un istituto previsto nell’economia di mercato”, per tanto “ritengo che l’indebitamento di alcune realtà sia in parte dovuta anche all’applicazione a al rispetto di principi di legge”.

“Assurdo non permettere il quarto mandato a Malagò”

“Il limite dei mandati è un errore strategico” ha aggiunto Gravina. “nel nostro paese dove si pratica, mastica e si coltiva la democrazia, devono decidere i soggetti. Allora creiamo i presupposti perché ci possano essere le corrette applicazioni di alcuni principi. Così come sarebbe assurdo assurdo pensare di non riconoscere un quarto mandato a un presidente del Coni che oggi ha dato una svolta allo sport italiano. Siamo tutti felici e contenti di veder trionfare l’azzurro come non mai. Azzerare il processo di evoluzione positiva in questo momento arrecherebbe solo danno al mondo dello sport”.

“Sulla Juventus giustizia sportiva obiettiva e incisiva”

Gravina ha commentato anche la vicenda plusvalenze che ha portato a pesanti sanzioni nei confronti della Juve: “La Juventus è stata condannata per una fattispecie e ha patteggiato per un’altra, come previsto anche dalla giustizia ordinaria. Il patteggiamento è previsto anche nel codice di giustizia sportiva. Per la prima fattispecie è stata condannata a 15 punti di penalizzazione, poi il Collegio di garanzia ha richiesto una rivisitazione. Per la seconda ha chiesto un patteggiamento. E’ un fatto normale. Che la giustizia sportiva abbia avuto un effetto più incisivo di quella ordinaria lo dimostra il fatto che ci sono indagini ancora in via di esplicazione da parte della magistratura ordinaria, mentre la giustizia sportiva ha già esaurito il suo percorso. Noi siamo incisivi, rapidi e ritengo obiettivi nell’applicazione delle nostre regole”, conclude Gravina.



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