Se ci si contagia con il coronavirus il Green Pass non sarà più operativo. È stato implementato il meccanismo di revoca della Certificazione verde che fin qui non era attivo, con decine di migliaia di cittadini positivi al tampone ma con un pass per errore in regola.
Ora è arrivato in Gazzetta ufficiale il Dpcm che indica le modalità proprio per la revoca del Green pass qualora il possessore del certificato dovesse risultare positivo durante il periodo di validità del documento o in caso di pass falsi.
A generare la revoca automatica in caso di positività è la ‘Piattaforma nazionale-Dgc’, la stessa da cui è possibile scaricare il Green Pass. La revoca sarà comunicata anche al Gateway europeo, bloccando i Pass “scaduti” e quindi le partenze dei positivi. Una volta guariti dal Covid verrà generato un nuovo Green Pass.
L’annunciato meccanismo automatico di revoca del Green Pass a fronte di un tampone positivo non era mai entrato in funzione. Un problema non solo italiano ma anche europeo, che ora, almeno nel nostro Paese, è stato risolto.
“Nell’eventualità in cui dal flusso dei tamponi molecolari che le regioni e province autonome inviano al Sistema TS”, si legge ora nel provvedimento, “risulti la positività al SARS-CoV-2 di una persona in possesso di certificazione verde Covid-19, in corso di validità, per avvenuta vaccinazione o guarigione ovvero per l’effettuazione di un test con risultato negativo oppure nel caso in cui una struttura sanitaria afferente ai Servizi sanitari regionali, un medico di medicina generale, un pediatra di libera scelta o un medico comunichi alla Piattaforma nazionale-Dgc, attraverso il Sistema TS, la positività al SARS-Cov-2 di una persona in possesso di certificazione verde, in corso di validità, per avvenuta vaccinazione o guarigione ovvero per l’effettuazione di un test con risultato negativo, il medesimo Sistema TS comunica la positività alla Piattaforma nazionale-DGC, unitamente ai dati di contatto dell’interessato eventualmente disponibili”.
La Piattaforma nazionale, prosegue il testo, genera a questo punto “una revoca delle certificazioni verdi rilasciate alla persona risultata positiva al SARS-Cov-2, inserendo gli identificativi univoci di dette certificazioni nella lista delle certificazioni revocate, che vengono riconosciute come non valide in fase di verifica, e comunicandoli al Gateway europeo perché siano considerati non validi anche negli altri Stati membri. La Piattaforma nazionale-Dgc invia notifica della revoca all’interessato, per il tramite dei dati di contatto eventualmente disponibili. La revoca verrà annullata automaticamente a seguito dell’emissione della certificazione verde Covid-19 di guarigione dalla positività che l’ha generata”.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2021-12-18 20:14:10 ,www.repubblica.it