La domenica televisiva ha sancito il saluto, a poche ore di distanza, di due protagonisti dei Cinque Stelle della prima ora
Ritratto di un tramonto dal salotto (tv). Potrebbe titolarsi così la sintesi della domenica televisiva. Il tramonto è quello di un’epoca e di un’epopea politica, quella dei Cinque Stelle della prima ora, di un partito anti-sistema che ha scalato le vette del potere in due soli lustri. Beppe Grillo e Luigi Di Maio, i due leader del Movimento dal 2009 al 2020, sono ospiti (entrambi dopo una lunga assenza dalla ribalta) in due diversi programmi nello stesso giorno. Un caso, pura coincidenza – dato che non si sentono per ammissione dell’ex ministro «da tanto tempo» – e messaggi e toni completamente diversi. Tranne per un dettaglio, che finisce per trasformarsi nel commiato involontario da un progetto che li ha visti protagonisti.
Tutti e due si sfilano dalla politica. Un addio, forse momentaneo, che sancisce di fatto la fine di un’era. Grillo ripete più volte nel suo intervento a Che tempo che fa di non poter guidare i Cinque Stelle. E rende omaggio all’altro co-ideatore del Movimento, scomparso nel 2016: «Prima c’era Casaleggio che era un organizzatore e aveva metodo. Io invece non sono in grado di condurre e portare a buon fine un movimento politico: faccio danni anche da solo quando sono a casa. Guidare proprio non posso».
Poche ore prima a chiudere la porta era stato Di Maio: «Non sto pensando…
Author: Emanuele Buzzi
Data : 2023-11-13 11:39:07
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