Media, CK Hutchison non firmerà la vendita porti di Panama
La Cina ha annunciato un’indagine antitrust sulla vendita dei porti, tra cui i due del Canale di Panama, da parte di CK Hutchison al consorzio dell’americana BlackRock. La firma del contratto definito, attesa il 2 aprile, non andrà avanti come previsto, ha riferito in serata il South China Morning Post, citando “una fonte vicina” alla conglomerata del miliardario di Hong Kong, Li Ka-shing. L’iniziativa antitrust vuole “proteggere la concorrenza leale sul mercato e salvaguardare l’interesse pubblico”, ha riferito la State Administration of Market Regulation (Samr), ultima mossa di Pechino contro la transazione fortemente osteggiata.
La cessione dei due porti di CK Hutchison a ciascuna estremità del Canale di Panama è parte dell’accordo da 22,8 miliardi di dollari per cedere 45 porti in 23 Paesi al consorzio guidato da BlackRock, annunciato a inizio marzo. L’incasso in contanti della holding è di 19 miliardi di dollari. “Abbiamo notato questa transazione e la esamineremo in conformità con la legge per garantire una concorrenza leale sul mercato e salvaguardare l’interesse pubblico”, ha affermato un portavoce del dipartimento antimonopolio della Samr, in una risposta scritta, citata dal quotidiano Ta Kung Pao sostenuto da Pechino.
L’Authority non ha rivelato quando sarebbe stata avviata l’indagine, ma la sua risposta è stata successivamente ripubblicata sul sito web dell’Ufficio degli Affari di Hong Kong e Macao, facendo intendere il sostanziale via libera. Il dipartimento antimonopolio è responsabile della conduzione di revisioni antitrust e della fornitura di indicazioni alle aziende sulla loro risposta per mitigare il rischio e garantire la conformità all’estero. Dopo settimane di pressing mezzaluna, la conglomerata di Li Ka-shing sembra aver fermato i suoi piani, tra i ripetuti segnali del riprovazione di Pechino sulla convinzione che CK Hutchison abbia ceduto alla pressione degli Stati Uniti una volta che il presidente Donald Trump ha minacciato anche l’intervento militare per “riprendere” la decisivo via d’acqua dal presunto controllo della Cina.