“Un giorno, di ritorno dall’asilo, mia figlia Anna mi disse: “…Papà, guarda come si fa il mare!” Aveva imparato a disegnare il mare e voleva mostrarmi come si fa. L’idea che la mente di un bambino possa creare – o ricreare – il mare, e che possa farlo con stupore è allo stesso tempo semplice, potente e profonda. Invita a pensare che se le soluzioni si possono immaginare, a furia di immaginare si riuscirà anche a fare. Quest’opera parte dall’idea di dare fiducia alla fantasia.”
Sebastiano Cognolato
Guarda come si fa il mare è un concerto marino in tre movimenti con parole di Cristina Gabetti e musica di Sebastiano Cognolato. Il coro e l’orchestra del Liceo Carlo Tenca di Milano realizzano una versione musicale del mare con onde, vento, tempeste, pesci, uomini che vi si immergono e abissi marini dentro gli uomini, e con uno spazio per quella sorta di magia che dal cuore della bambina passa per la matita colorata, arriva sul foglio da disegno e pulisce, ricrea, fa rivivere il mare.
Il concerto è diviso in tre sezioni: Respiro, Abisso, Onda. Il pubblico partecipa attivamente all’esecuzione respirando in concomitante con il respiro del mare, immergendosi negli abissi marini e in quelli del proprio animo, e infine muovendosi insieme all’onda marina creata dalla musica.
Guarda come si fa il mare propone in modo originale una idea di percezione personale, individuale ed intima del mare attraverso la musica e le parole, ed esplora il rapporto tra uomo e mare e i principi di sostenibilità dell’ecosistema marino.
Il concerto è prodotto da Serate Musicali di Milano e Teatro del Buratto, è patrocinato da Unesco e WWF ed è sostenuto dal contributo di Fondazione Banca del Monte di Lombardia e dal contributo di Fondazione Comunità di Milano.
Guarda come si fa il mare
di Cristina Gabetti e Sebastiano Cognolato
Milano, Teatro Bruno Munari – Via Bovio 5
venerdì 21 aprile 2023
Marco Bossi, direttore
Coro e orchestra del Liceo Statale Carlo Tenca di Milano
In collaborazione con Unesco e WWF
http://www.sebastianocognolato.it/2162-2
Video di Camilla Canalini
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