Gubbio, dissenteria dopo un pranzo di pesce al ristorante

Gubbio, dissenteria dopo un pranzo di pesce al ristorante

Gubbio, dissenteria dopo un pranzo di pesce al ristorante



Metti un centinaio di amici, conoscenti e cittadini, la pesca sportiva, il pranzo assieme e poi un malore di gruppo con dissenteria, svenimenti, l’intervento di medici e ambulanze, messaggi “apocalittici” che circolano all’impazzata su whatsapp, foto pulp (ma fake) postate sui social. Ed ecco che la scampagnata diventa non solo pubblica, ma virale: la catena di audio inoltrati di chat in chat sfugge di mano, il caso Gubbio è trending topic, finisce sulle cronache nazionali, si distorce in meme, diventa persino un modo di dire, nel passaparola via web si ingigantisce di post in post.

Ecco cosa è accaduto. I fatti risalgono al 2 ottobre scorso, di certo non a domenica scorsa, come diffuso in queste ore. Protagonisti del pranzo sociale con una sala a loro riservata un gruppo di appassionati di pesca sportiva riuniti in un importante circolo vincitore di gare internazionali, attiva in tutto il Mediterraneo come nei laghi artificiali e non.

Il gruppo si è ritrovato in un ristorante nel centro cittadino per un pranzo collettivo assieme ad altri. In tutto i commensali erano 101. Nel menu specialità a base di pesce tirato su dalle acque qualche giorno prima da loro stessi (sardine, lampughe, ricciole) e un crudo di tonno, che sarebbe stato regolarmente trattato e abbattuto.

Appena sollevate le forchette, però, alcuni dei partecipanti, una ventina in tutto, hanno accusato malori molto intensi e immediati: nausea, diarrea acuta. Negli audio, diffusi su alcuni gruppi Whatsapp e sui social in barba alla privacy, si sentono presunti testimoni e protagonisti parlare di “scene apocalittiche”, tra espressioni irripetibili. Un fuggi fuggi nel panico in strada e in bagno.

Sul posto sono intervenute due ambulanze: un consigliere dell’associazione e sua sorella sono svenuti e sono stati portati in ospedale per accertamenti e dimessi la stessa sera. Non è chiaro nemmeno se si sia trattato di un’intossicazione alimentare collettiva o di una influenza gastrointestinale feroce. Così sospettano nel circolo perché alcuni soci avrebbero presentato forti mal di pancia un paio di giorni prima del pranzo. E per questo non hanno presentato denunce.

Di certo c’è che le foto circolate in queste ore sono fasulle, un fake buono per la viralità, alcune copiate da vecchi post sui social.

Il presidente dell’associazione Alessandro Salvi racconta: “Siamo stati inondati da false notizie, dalle immagini alla ricostruzione della vicenda, trasformata in una barzelletta che si è diffusa in tutta italia. Non ne possiamo più di questa azione diffamatoria e tutti i presenti al pranzo stanno pensando di rivalersi su chi ha innescato una narrazione che è dilagata a danno di tutti”.



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[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-10-21 12:28:43 ,www.repubblica.it

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