Guerra Ucraina-Russia, le notizie di oggi | Presentato all’Onu il piano per la centrale di Zaporizhzhia, Mosca: «Sicurezza nostra priorità». Usa: «Sta alla Russia evitare catastrofi»

Guerra Ucraina-Russia, le notizie di oggi | Presentato all’Onu il piano per la centrale di Zaporizhzhia, Mosca: «Sicurezza nostra priorità». Usa: «Sta alla Russia evitare catastrofi»


• Zelensky: «Stabiliti i tempi della controffensiva».
• Il Sudafrica concederà l’immunità diplomatica a Putin, nonostante il mandato di arresto della Cpi, per il vertice dei Paesi Brics.
• Mosca attaccata con droni, edifici colpiti: «Terrorismo ucraino». Kiev: «Noi non c’entriamo».
• Mosca: «Attacco ucraino su campo rifugiati nella regione di Belgorod: un deceduto e due feriti gravi».

Ore 23:08 – Grossi (Aiea): «Oggi al Consiglio Onu passo nella giusta direzione su Zaporizhzhia»

«Siamo incoraggiati dalle espressioni di sostegno al nostro lavoro, compreso ai cinque principi proposti oggi». Lo ha detto il direttore dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica Rafael Grossi al termine della riunione del Consiglio di Sicurezza Onu sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina.

«Oggi è un giorno positivo per la sicurezza della centrale, abbiamo fatto un passo nella giusta direzione», ha sottolineato, pur ripetendo che bisogna pesare le parole ed essere cauti. Grossi ha poi ribadito che «il nostro lavoro continua per essere presenti a Zaporizhzhia e rafforzeremo la nostra missione».

Ore 23:05 – Riunione del Consiglio di Sicurezza Onu, Kiev: «Mosca usa la centrale di Zaporizhzhia per scopi militari»

«La centrale di Zaporizhzhia è occupata temporaneamente e illegalmente dalla Russia e le azioni di Mosca hanno portato alla violazione fisica dell’impianto». Lo ha affermato l’ambasciatore ucraino all’Onu, Sergiy Kyslytsya, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza, sottolineando che «Mosca continua a usare la centrale per scopi militari».

«La Russia ha violato tutti i principi chiave sulla sicurezza nucleare», ha affermato ancora, ribadendo che l’Ucraina non condurrà mai azioni che possano portare a un incidente nella centrale e che l’occupazione dell’impianto deve terminare.

Ore 22:40 – Wall Street Journal: «Kiev e alleati pianificano summit a luglio (senza la Russia) su formula di pace»

L’Ucraina e i suoi alleati stanno pianificando un vertice dei leader globali senza la Russia per luglio, con l’obiettivo di rafforzare il sostegno alla «formula di pace» avanzata da Kiev per mettere fine alla guerra. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti. In un’esclusiva dal titolo «L’Ucraina e agli alleati pianificano un summit di pace senza la Russia», il quotidiano spiega anche che i funzionari europei stanno lavorando con Kiev per ridisegnare il piano di pace in 10 punti dell’Ucraina in modo che risulti più accettabile ad altre potenze globali come India, Brasile, Arabia Saudita e Cina.

Il pianificazione di un vertice riscuote un forte sostegno dai leader europei incluso il presidente francese Emmanuel Macron, riporta il Wsj, secondo il quale il summit potrebbe avere luogo in luglio prima del vertice della Nato a Vilnius. Macron avrebbe offerto Parigi per ospitare l’incontro, e anche la Danimarca e la Svezia avrebbero dato la loro disponibilità. Nessuna lista dei presenti è stata stilata e la speranza è che partecipino il principe alla corona saudita Mohammed bin Salman e il premier indiano Narendra Modi.

La tempistica del summit, mette in evidenza il giornale statunitense, invierebbe un segnale al resto del mondo sul fatto che mentre l’Europa e gli Stati Uniti forniscono armi all’Ucraina allo stesso tempo cercano soluzioni diplomatiche al conflitto. L’Ucraina ha bisogno di un piano unitario del mondo civilizzato responsabile che vuole vivere in pace, ha detto Andriy Yermak, il capo dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Yermak ha ribadito che negoziati diretti con la Russia non sono possibili fino a quando le truppe restano nel Paese. L’Ucraina, ha sottolineato, non comprometterà la sua responsabilità territoriale.

Ore 22:10 – Media Brasile: domani colloquio tra Lula e il Papa sull’Ucraina

Gli sforzi diplomatici per avviare un processo di pace tra Russia ed Ucraina saranno al centro di un colloquio previsto per domani tra il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, e papa Francesco. La notizia è stata data oggi dal portale brasiliano Metropoles mentre una fonte del governo ha dichiarato all’Ansa di considerare «probabile» la chiamata.

Lula difende la creazione di un «club» di Paesi che faciliti il ;;dialogo tra Kiev e Mosca e venerdì scorso si è sentito con il leader russo, Vladimir Putin, con il quale ha parlato della sua proposta di pace. D’altra parte il presidente brasiliano non appare godere ancora della piena fiducia del leader ucraino Volodymyr Zelensky, con il quale non si è potuto riunire durante il recente vertice del G7 a Hiroshima, in Giappone.

Ore 22:07 – Sì dell’Ue a sanzioni per sette persone di nazionalità russa e moldava

Via libera del Consiglio Ue alle sanzioni misure nei confronti di 7 persone nell’ambito di due quadri sanzionatori distinti: un regime di recente istituzione rivolto alle persone responsabili di azioni volte a destabilizzare, minare o minacciare la sovranità e l’indipendenza della Repubblica di Moldova, e il regime relativo alle azioni che minano o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina.

Il pacchetto intende affrontare da un lato la delicata situazione interna della Moldavia e i tentativi di destabilizzazione del Paese, dall’altro il coinvolgimento di alcuni cittadini moldavi negli sforzi per minare l’integrità territoriale dell’Ucraina sostenendo la guerra di aggressione della Russia.

Le persone sanzionate sono politici e uomini d’affari di nazionalità moldava o russa che si sono impegnati in attività destabilizzanti. Alcuni di loro sono legati al caso della «frode bancaria», che ha provocato ingenti perdite per il bilancio moldavo. Altri sono legati agli sforzi orchestrati dal Cremlino per destabilizzare la Moldavia attraverso, ad esempio, la pianificazione di manifestazioni violente, la cattiva condotta finanziaria, l’esportazione non autorizzata di capitali e il sostegno ai progetti del Servizio di sicurezza federale russo.

Inoltre, due individui sanzionati legati all’Ucraina riguardano persone che hanno fornito sostegno alle forze militari russe e hanno collaborato con le autorità di occupazione russe. Per tutti l’Ue provvederà all’inserimento nella lista nera europea, con il divieto di ingresso e transito nell’Unione e il congelamento dei beni detenuti nei 27 Paesi membri.

Ore 22:03 – Consiglio di sicurezza Onu, gli Usa: «Sta a Mosca evitare una catastrofe nucleare a Zaporizhzhia»

«La centrale nucleare di Zaporizhzhia appartiene all’Ucraina e i suoi dati devono andare in Ucraina, non in Russia». Lo ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu Linda Thomas-Greenfield alla riunione del Consiglio di Sicurezza. «Notizie recenti indicano che Mosca ha disconnesso i sensori vitali di monitoraggio delle radiazioni, il che significa che i dati vengono ora inviati al regolatore nucleare russo – ha aggiunto – Questa è una chiara escalation degli sforzi di Mosca per minare la sovranità ucraina sull’impianto».

«Le azioni sconsiderate della Russia sono in netto contrasto con il comportamento responsabile dell’Ucraina e sono un attacco alla sicurezza della regione e del mondo», ha continuato Thomas-Greenfield, ribadendo che bisogna restare uniti e chiedere a Putin di porre fine a questa follia. «È interamente sotto il controllo di Mosca evitare una catastrofe nucleare e porre fine alla sua guerra di aggressione contro l’Ucraina», ha concluso.



L’ambasciatrice Usa all’Onu, Linda Thomas-Greenfield (Ap)

Ore 22:00 – Onu, ambasciatore russo: «La sicurezza di Zaporizhzhia è una nostra priorità»

Assicurare la sicurezza nucleare «è sempre stata e rimane una priorità per il nostro paese». Lo ha detto l’ambasciatore di Mosca all’Onu, Vassily Nebenzia, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza sulla centrale di Zaporizhzhia in Ucraina.

«Mosca sin dall’inizio ha fatto ogni sforzo possibile per prevenire minacce alla sicurezza dell’impianto create dal regime di Zelensky e i suoi alleati occidentali», ha continuato, sottolineando che «condividiamo le preoccupazioni del direttore dell’Aiea Grossi sulle minacce alla sicurezza della centrale». «I bombardamenti dell’Ucraina sono inaccettabili e la proposta di Grossi di assicurare la sicurezza della centrale è in linea con le misure che abbiamo attuato da lungo tempo», ha affermato Nebenzia, ribadendo che «nelle condizioni attuali la Russia intende adottare tutte le misure per rafforzare la sicurezza dell’impianto».



L’ambasciatore russo all’Onu Vassily Nebenzia (Ap)

Ore 21:47 – Esplosioni a Melitopol, il sindaco in esilio: «Colpita una base militare russa»

«Violente esplosioni a Melitopol occupata dai russi. Una colonna di fumo si leva da una ex fabbrica trasformata in base militare». Lo sostiene il sindaco in esilio della città ucraina, Ivan Fedorov, che al momento non si trova a Melitopol.

Ore 21:29 – Rafel Grossi (Aiea) presenta all’Onu un piano in cinque punti per la centrale nucleare di Zaporizhzhia

«Nessun attacco da o contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina, non usare l’impianto come deposito o base per armi pesanti o personale militare, non mettere a rischio l’alimentazione esterna dell’impianto, proteggere da attacchi o atti di sabotaggio tutte le strutture, i sistemi e i componenti essenziali per il funzionamento sicuro e protetto, non intraprendere azioni che compromettano questi principi». È il piano in cinque punti che il direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Mariano Grossi, ha presentato al Consiglio di Sicurezza Onu per prevenire incidenti nucleari.

Grossi ha poi sottolineato che «dobbiamo impedire un pericoloso rilascio di materiale radioattivo e a tal fine, tenendo conto dei 7 pilastri indispensabili per la sicurezza nucleare, ho lavorato intensamente e in consultazione con la leadership dell’Ucraina e della Russia».

«Come risultato di queste intense consultazioni, ho identificato i cinque principi concreti per aiutare a garantire la sicurezza e la protezione nucleare presso la centrale di Zaporizhzhia al fine di prevenire un incidente nucleare e garantire l’integrità dell’impianto», ha detto ancora al Consiglio.

«La situazione della sicurezza nucleare e della protezione presso la centrale di Zaporizhzhia in Ucraina continua ad essere estremamente fragile e pericolosa». Lo ha affermato Grossi. «Le attività militari Proseguono nella regione e potrebbero aumentare molto considerevolmente nel prossimo futuro», ha continuato: «Siamo fortunati che non si sia ancora verificato un incidente nucleare, dobbiamo tutti fare tutto ciò che è in nostro potere per ridurre al minimo le possibilità che ciò accada».

Per il direttore dell’Aiea i cinque principi enunciati sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia sono «impegni essenziali per evitare il pericolo di un incidente catastrofico». «L’Aiea intende iniziare a monitorare questi principi attraverso la sua missione in loco – ha aggiunto -. Chiedo solennemente a entrambe le parti di osservare questi cinque principi, che non vanno a scapito di nessuno e a vantaggio di tutti. Evitare un incidente nucleare è possibile».



Rafael Grossi all’Onu (Ap)

Ore 21:26 – Governatore di Belgorod: «Un deceduto e due feriti gravi nel raid ucraino sul centro di accoglienza»

Una guardia della sicurezza sarebbe morta e altre persone sarebbero rimaste ferite, di cui due in modo grave, in seguito al raid aereo condotto dalle forze di Kiev contro un centro di accoglienza temporanea nel distretto di Shebekinsky, nella regione russa di Belgorod al confine con l’Ucraina. Lo ha detto il governatore della regione russa, Vyacheslav Gladkov.

Ore 20:04 – Potenti esplosioni a Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia

Sono state segnalate esplosioni a Melitopol, nel sud dell’Ucraina, secondo quanto riportato dall’amministrazione filorussa. Vladimir Rogov, membro del consiglio dell’amministrazione civile-militare della regione di Zaporizhzhia, ha scritto sul suo canale Telegram: «Una serie di esplosioni si è verificata in città, una delle quali è stata molto potente». Ha spiegato inoltre che, secondo le informazioni preliminari, le esplosioni sono state causate da un tentativo dei combattenti delle forze armate ucraine di lanciare un attacco missilistico sulla città, e che la contraerea russa è intervenuta in risposta. Il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, ha confermato le esplosioni nonostante non fosse in città al momento.

Ore 18:56 – Zelensky: «La più grande azienda di difesa britannica aprirà una sede in Ucraina»

La più grande azienda di sistemi di difesa britannica, la Bae Systems aprirà un ufficio in Ucraina. Lo ha affermato su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendo di aver tenuto oggi un incontro virtuale con i rappresentanti dell’azienda, tra cui il l’amministratore delegato Charles Woodburn e il direttore per la cooperazione con l’Ucraina Christian Seear. Il gruppo, ha spiegato Zelensky, «ha discusso la localizzazione della produzione in Ucraina» e «ha accettato di iniziare a lavorare per aprire una sede della Bae Systems» nel Paese. «Siamo pronti a diventare un importante hub regionale per la riparazione e la produzione di vari tipi di prodotti della Bae Systems», ha affermato. Il produttore di armi ha registrato un anno record per i nuovi ordini nel 2022, quando i governi occidentali hanno aumentato le spese per la difesa in risposta all’invasione russa dell’Ucraina.

Ore 18:39 – Cpi: «Sudafrica? I Paesi che ospitano i vertici cooperino»

«I Paesi che ospitano i vertici internazionali hanno l’obbligo legale di cooperare con la Corte penale internazionale nel quadro dello statuto di Roma». A dirlo un portavoce della Cpi dopo la decisione del Sudafrica di concedere a Vladimir Putin l’immunità diplomatica per consentirgli di partecipare al vertice dei Brics (Russia, Brasile, India, Cina e Sudafrica) in programma a fine agosto nonostante il mandato d’arresto spiccato a marzo da L’Aja nei confronti del presidente russo.

Ore 18:23 – Russia: «Convocato l’ambasciatore finlandese, Mosca chiude ufficio ambasciata»

Il ministero degli Esteri russo ha convocato l’ambasciatore finlandese a Mosca, Antti Helantera, per informarlo della chiusura dell’ufficio dell’ambasciata russa nella citta’ finlandese di Lappeenranta dal primo luglio e degli uffici di Murmansk e Petrozavodsk del consolato generale di Finlandia a San Pietroburgo. Lo ha reso noto l’ufficio stampa del ministero degli Esteri russo in un comunicato. La Russia ha preso la sua decisione a causa del «corso conflittuale perseguito dalla Finlandia nei confronti del Paese, che ha causato gravi danni all’intero complesso delle relazioni bilaterali», ha spiegato il ministero.

Ore 18:00 – «Attacco ucraino sugli evacuati a Belgorod, decessi e feriti»

L’Ucraina ha bombardato le abitazioni temporanee utilizzate dai residenti evacuati della regione russa di Belgorod, uccidendo e ferendo alcuni di loro. Lo denuncia il governatore regionale Vyacheslav Gladkov, citato dalla Tass. «Le forze armate ucraine hanno bombardato alloggi temporanei con le persone che erano state trasferite dai comuni rurali del distretto di Shebekino. Alcune persone sono state uccise e ferite. Ho cancellato la mia trasmissione in diretta e mi sto recando sul posto. Seguiranno i dettagli», ha detto in un video pubblicato sul suo canale Telegram.

Ore 17:58 – Oms: «Mille attacchi al sistema sanitario ucraino da inizio guerra»

Dall’inizio dell’invasione russa ci sono stati più di 1.000 attacchi al sistema sanitario ucraino, più che in qualsiasi altra emergenza umanitaria. Lo riporta l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Si è trattato di 1.004 attacchi a operatori sanitari, strutture, forniture e mezzi di trasporto (tra cui ambulanze) che avrebbero causato la morte di almeno 101 persone e molti feriti. «Gli attacchi all’assistenza sanitaria sono una violazione del diritto umanitario internazionale – ha dichiarato il rappresentante dell’Oms in Ucraina Jarno Habicht -. Privano le persone delle cure di cui hanno bisogno e hanno conseguenze ad ampio raggio e a lungo termine». La scorsa settimana l’Oms ha chiesto a Mosca di smettere di colpire gli ospedali in Ucraina. A causa dei danni strutturali, in alcune regioni del Paese i servizi sanitari sono solo parzialmente operativi. L’organizzazione ha osservato che, nonostante l’assistenza sanitaria di base sia rimasta ampiamente disponibile nelle aree colpite dalla guerra, i costi sono aumentati e quasi un terzo della cittadinanza ha difficoltà a pagare alcuni servizi sanitari.

Ore 17:51 – Crosetto ha presentato al Copasir decreto armi Ucraina

Il ministro della Difesa Guido Crosetto, a quanto si apprende, ha presentato oggi al Copasir il nuovo decreto per l’invio di armi all’Ucraina. Si tratta del settimo provvedimento, il secondo del governo Meloni. I contenuti sono secretati come nelle altre occasioni.

Ore 17:27 – I droni ucraini lanciati su Mosca rappresentano un salto di qualità prima della controffensiva

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Uno dei conflitti moderni più sanguinosi è stato quello tra Iran e Iraq negli anni ’80. Assalti a trincee, ruolo dell’artiglieria, uso di armi chimiche, coinvolgimento di aree civili. Lo scenario si ripete in Ucraina, con la battaglia delle città.

La salva di droni ucraini lanciati in direzione di Mosca rappresenta un salto di qualità, storia ben diversa dalle esplosioni sulla cupola del Cremlino in quanto questa appare come una vera operazione bellica. Studiata, provata con una serie di movimenti minori.

Qui il punto militare completo.

Ore 16:20 – Ministro Kiev, basta restrizioni ai nostri prodotti agricoli

Non è «una buona idea continuare con le restrizioni e i divieti sui prodotti agricoli provenienti dall’Ucraina, già abbiamo avuto difficoltà in occasione delle misure precedenti», che sono arrivate «in un momento delicato anche per l’accordo del Mar Nero» per l’esportazione via mare delle derrate agricole ucraine. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura di Kiev, Mykola Solsky,i intervenendo a margine della sua partecipazione al Consiglio Ue. L’Ungheria resta l’unico dei cinque Paesi ad avere annunciato restrizioni alle importazioni di Kiev ad applicarle ancora. «Noi rispettiamo tutte le decisioni di Bruxelles che migliorano l’attuale situazione, anche per gli agricoltori di questi Paesi – ha detto Solskyi – e stiamo provando a fare di tutto per impedire un’estensione delle misure restrittive».

Ore 16:15 – Putin: «Non abbiamo iniziato noi la guerra nel 2014

«Non abbiamo iniziato questa guerra nel 2014, è stato il regime di Kiev a scatenare il conflitto nel Donbass»: lo ha affermato il presidente russo, Vladimir Putin. Riferendosi all’attacco con i droni contro alcuni edifici di Mosca, Putin ha inoltre sottolineato come la Russia «non usi i metodi dei banditi ucraini, come confermano gli attacchi avvenuti a Mosca».

Ore 15:32 – Scholz parla con Zelensky e condanna gli attacchi russi

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha sentito al telefono il presidente ucraino Zelensky. Nel colloquio, di cui rende conto la cancelleria in una nota, il Kanzler ha condannato gli attacchi aerei russi agli obiettivi civili ucraini e ha rinnovato la sua incrollabile solidarietà all’Ucraina, alla luce dell’aggressione russa. Scholz ha ribadito che la Germania porterà avanti il sostegno anche militare a Kiev, in stretto coordinamento con gli alleati europei e internazionali.

Ore 15:24 – Putin, giorni fa colpita la sede degli 007 militari a Kiev

La Russia ha bombardato due o tre giorni fa il quartier generale dell’intelligence militare ucraina. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dalla Tass, dopo che il suo portavoce Dmitry Peskov aveva definito gli attacchi con i droni su Mosca di oggi come una rappresaglia ad un bombardamento russo su un «centro decisionale» a Kiev avvenuto domenica.

Ore 15:13 – Mosca, lanciati attacchi contro centri decisionali Kiev

L’esercito russo ha lanciato attacchi missilistici in Ucraina «contro i centri decisionali centrali dove si stavano pianificando attacchi terr

oristici sul territorio russo sotto la direzione di esperti di intelligence occidentali». Lo ha dichiarato il ministero della Difesa russo, come riporta Ria Novosti. «Tutti gli obiettivi sono stati colpiti», ha aggiunto il Ministero di Mosca.

Ore 14:49 – Lavrov: «”Menzogna” armi occidentali non usate contro Mosca»

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov durante una visita nella capitale del Burundi, Bujumbura ha dichiarato che “è un’altra menzogna” l’affermazione dell’Occidente secondo la quale “le armi fornite (a Kiev) non dovrebbero essere usate contro il territorio della Federazione Russa”. Lo riportano i media russi.

Ore 13:39 – L’Ucraina abbassa da 27 a 25 l’età dei coscritti alla leva

La Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino, ha adottato una legge sulla riduzione del limite di età per la registrazione militare dei coscritti da 27 a 25 anni. Il documento nel suo insieme è stato sostenuto da 304 deputati. Lo riporta RBC-Ucraina con riferimento al deputato del popolo Yaroslav Zheleznyak su Telegram.

Ore 13:35 – Mosca: «Kiev ha perso 16.000 soldati in un mese»

L’esercito ucraino ha perso 16.000 soldati solo nell’ultimo mese, secondo quanto ha affermato il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu. Shoigu, citato dall’agenzia Tass, ha aggiunto che le forze russe hanno distrutto in questo mese anche 16 aerei ucraini, 400 carri armati e veicoli blindati e abbattuto 29 missili da crociera a lungo raggio Storm Shadow forniti dalla Gran Bretagna a Kiev.

Ore 13:14 – Kiev: «Senza munizioni Ue i missili russi devasterebbero il Paese»

«La Russia manda dozzine di missili su civli innocenti ogni giorno. Noi riusciamo a intercettarne circa il 90% solo grazie all’assistenza grazie militare e alle munizioni degli alleati. Vi immaginate cosa succederebbe senza tale assistenza? sarebbe una devastazione immensa». Lo ha detto il capo della missione ucraina presso l’Ue Vsevolod Chentsov a margine dell’evento sui crimini russi in Ucraina organizzato dalla vicepresidente dell’Eurocamera ed eurodeputata del Pd, Pina Picierno. «Per liberare il nostro territorio abbiamo bisogno di supportare le nostre truppe dal cielo e abbiamo bisogno di un’aviazione forte. Per questo abbiamo chiesto gli F-16 per difendere l’Ucraina e cacciare i russi dal nostro territorio», ha aggiunto Chentsov.

Ore 12:39 – Ue: «non sappiamo nulla sull’origine dei droni su Mosca»

«Abbiamo presto nota delle notizie di attacchi con droni su Mosca ma non sappiamo nulla sulle origini: chiediamo a Mosca di non usare questi incidenti come scusa per aumentare ulteriormente la pressione violenta sull’Ucraina». Lo ha detto un portavoce della Commissione Europea nel corso del briefing quotidiano.

Ore 12:18 – Il Sudafrica concederà l’immunità diplomatica a Putin

Il Sudafrica concederà a Putin l’immunità diplomatica per consentirgli di partecipare al vertice dei Paesi Brics (Russia, Brasile, India, Cina e Sud Africa) in programma a fine agosto nel paese africano nonostante il mandato di arresto emesso a marzo dalla Corte penale internazionale nei confronti del presidente russo. Il ministro sudafricano per le relazioni e la cooperazione internazionale, Naledi Pandor, riporta l’agenzia polacca Onet, ha annunciato che l’immunità sarà concessa a tutti i funzionari internazionali coinvolti in eventi legati al vertice Brics in Sudafrica.

Ore 11:44 – Peskov: «I droni su Mosca sono una rappresaglia di Kiev. Nessuna minaccia imminente alla cittadinanza»

Non c’è minaccia imminente per la cittadinanza di Mosca. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, alla luce dell’attacco di due droni alla capitale russa che ha provocato lievi danni a due edifici residenziali ma nessun ferito. Lo riporta Ria Novosti.

Aggiungendo che gli attacchi su Mosca sono una risposta ucraina a un attacco russo su Kiev in cui domenica è stato colpito un «centro decisionale». Peskov ha poi precisato che il presidente Vladimir Putin viene tenuto informato «in tempo reale» sui fatti.

Ore 11:21 – Prigozhin ai vertici militari russi: «Non fate niente contro i droni»

Il capo della compagnia militare privata Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha lanciato un nuovo durissimo attacco al ministero della Difesa russo, accusandolo di non avere garantito la protezione di Mosca contro gli attacchi con i droni come quelli avvenuti stamane. «In questo campo siamo anni indietro ai nostri avversari, forse decenni, ma non facciamo assolutamente nulla per colmare questo svantaggio», ha affermato Prigozhin su uno dei suoi canali Telegram. «Cosa fate riguardo a questo, sporchi bastardi?», chiede poi il capo della Wagner rivolgendosi ai vertici militari. «Uscite dagli uffici dove siete stati messi per difendere questo Paese. Siete il ministero della Difesa e non avete fatto niente. Perché lasciate che questi droni arrivano a Mosca?».

Ore 11:03 – Attacchi in tutta l’Ucraina: 4 decessi e 45 feriti in 24 ore

Nelle ultime 24 ore gli attacchi russi con droni e artiglieria hanno ucciso quattro persone e ferito 45 civili. Lo riporta Il Kiev Independent su Telegram.

Ore 10:44 – Sindaco Mosca: gli evacuati dopo il raid con droni tornati a abitazione

Il sindaco di Mosca, Serghei Sobyanin, ha fatto sapere che le persone evacuate in seguito all’attacco con droni sulla capitale russa stanno iniziando a tornare nei loro appartamenti. «I servizi di emergenza hanno adottato tutte le misure necessarie per studiare le condizioni degli edifici danneggiati dai veicoli aerei senza equipaggio», ha scritto su Telegram il primo cittadino. «Evacuati ai fini di far lavorare liberamente i servizi speciali, i residenti stanno cominciando a tornare alle loro case. I residenti dell’edificio sulla Leninsky Prospekt saranno i primi a tornare nei loro appartamenti. Gli specialisti sono stati incaricati di eliminare i danni minori negli edifici il prima possibile», ha aggiunto.

Ore 10:34 – Intelligence Gb: pressioni sulle finanze del governo russo a causa della spesa militare elevata

«La vera spesa militare della Russia è altamente incerta a causa dell’utilizzo di linee di bilancio riservate, soprattutto dal febbraio 2022, e per la mancanza di trasparenza». Lo scrive su Twitter l’intelligence britannica, secondo cui «è quasi certo che la spesa militare di Mosca rimanga elevata e ciò sta esercitando pressioni sulle finanze del governo russo».

Ore 10:30 – Podolyak: «Noi non c’entriamo con i droni su Mosca»

L’Ucraina ha smentito le accuse russe di essere responsabile dell’attacco con droni di questa mattina su Mosca. «Noi non c’entriamo nulla», ha detto il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, intervistato in Tv. Ha però aggiunto che Kiev «guarda con piacere e prevede un numero crescente di attacchi».

Ore 10:08 – Il presidente tedesco Steinmeier in visita in Lituania

Il Presidente lituano, Gitanas Nausėda, ha incontrato stamattina a Vilnius il suo omologo tedesco, Frank Walter Steinmeier. Durante il loro colloquio, i due capi di stato hanno discusso di collaborazione bilaterale nel campo della difesa e delle modalità di supporto all’Ucraina in vista del vertice dell’Alleanza atlantica di luglio.

Ore 09:50 – La Danimarca triplicherà le spese militari in 10 anni

La Danimarca triplicherà le spese militari nei prossimi 10 anni. Lo ha reso noto il premier Jonas Gahr Stoere.

Ore 09:42 – Reznikov: «La controffensiva punta a ripristinare i confini del ‘91»

«Ci sono reali possibilità di un’avanzata durante l’estate»: intervistato dal quotidiano Ouest-France, il ministro ucraino della Difesa, Oleksiy Reznikov, evoca l’imminente controffensiva del suo esercito contro le forze russe. «Vogliamo spezzare la volontà dei russi di vincere questa guerra», dichiara il ministro, affermando che questa controffensiva punta a ripristinare «i confini del 1991 internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina», Crimea inclusa.

Secondo il ministro ucraino, l’esercito di Mosca ha «avviato una nuova mobilitazione, ma molti sono dilettanti, senza esperienza, senza padronanza delle armi. La Wagner ha usato detenuti, e per l’assedio di Bakhmut, durante sei mesi, 60.000 uomini sono decessi o rimasti feriti nei combattimenti».

Per quanto riguarda la fine del conflitto spera che possa avvenire il prima possibile, grazie ai caccia F-16 che Kiev continua a chiedere all’Occidente: «Il mio sogno sarebbe di averli per la fine dell’anno, per dire che Babbo Natale esiste davvero», ha ironizzato, ricordando che i piloti ucraini devono ottenere una formazione di diversi mesi prima di poter utilizzare i jet.

Ore 09:35 – Kiev: 13 feriti in attacco russo nella capitale e nella regione

Durante il massiccio attacco di droni su Kiev e nella regione, 13 persone sono rimaste ferite e una donna è morta. Lo riporta RBC-Ucraina con riferimento alla dichiarazione del capo della polizia di Kiev Ivan Vyhovsky. Nove persone sono rimaste ferite a Kiev, dove una donna di 33 anni è morta, mentre altre 4 sono rimaste ferite nella Regione.

Ore 09:28 – Capo stato maggiore ceco: «Guerra fra Russia e Nato non impossibile»

a guerra tra Nato e Russia è il peggiore dei mondi possibili, ma non è impossibile. Lo sostiene il generale Karel Rehka, capo di stato maggiore delle forze armate ceche. «Consideriamo la guerra tra la Russia e l’Alleanza del Nord Atlantico come lo scenario peggiore, ma non è impossibile», ha detto Rehka durante una conferenza al parlamento ceco, secondo il sito novinky.cz . Secondo Rehka, a causa degli obblighi della Repubblica Ceca nei confronti della Nato, le forze armate ceche stanno cercando di prepararsi a un potenziale conflitto con un avversario tecnologicamente sviluppato – la Russia – perché «la Russia è attualmente sulla rotta verso un conflitto con l’Alleanza».

Data la situazione in Ucraina, ha sottolineato il generale, la sicurezza nazionale del Paese deve essere rafforzata, prestando particolare attenzione a superare al più presto la dipendenza dalle forniture energetiche russe.

Ore 08:25 – Ministero della Difesa russo: lanciati su Mosca 8 droni, attacco terroristico ucraino

Secondo il ministero della Difesa russo, l’attacco di questa mattina all’alba su Mosca è stato eseguito con otto droni, come riporta l’agenzia Ria Novosti: cinque sono stati distrutti dai sistemi di difesa Pantsir, mentre gli altri tre sono stati danneggiati e hanno deviato dalla traiettoria che dovevano seguire.

Il ministero accusa Kiev per l’aggressione alla capitale russa. «Il regime di Kiev ha effettuato un attacco terroristico con droni su punti diversi della città di Mosca», afferma il ministero russo in una nota.

Secondo il canale Telegram Shot, un drone si è schiantato contro le finestre di un appartamento al 16esimo piano. Due persone ferite sono state medicate sul posto, ma non hanno avuto bisogno di essere trasportate in ospedale.



A Mosca un poliziotto preleva i resti di un drone che ha colpito uno dei palazzi (Ap)



Uno dei due palazzi colpiti a Mosca (Ap)



Le finestre del 16esimo piano del palazzo di Mosca colpito (Afp)

Ore 08:09 – Kiev: abbattuti 29 droni su 31, quasi tutti sulla capitale

Le forze russe hanno lanciato la notte scorsa 31 droni kamikaze sull’Ucraina, 29 dei quali sono stati abbattuti: lo ha reso noto il comando delle forze aeree ucraine, sottolineando che quasi tutti i droni colpiti aerano in volo sui cieli alla periferia di Kiev. Lo riporta Ukrainska Pravda. L’attacco, ha precisato il comando, è stato lanciato con droni Shahed-136/131 di fabbricazione iraniana ed è durato dalle 23:30 di ieri ora locale alle 4:30 di questa mattina.

Ore 07:50 – Sindaco di Mosca: due persone hanno richiesto cure mediche dopo l’attacco con i droni sulla capitale russa

«Secondo i servizi sanitari, al momento nessuno dei residenti delle case danneggiate dai droni è gravemente ferito. Due persone hanno cercato aiuto medico, ma nessuno ha avuto bisogno di ricovero in ospedale». Lo ha comunicato su Telegram il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, riferendosi ai feriti dell’attacco con droni su Mosca, che secondo Sobyanin ha colpito tre condomini.

Ore 07:34 – Oggi riunione del Consiglio sicurezza Onu su Zaporizhzhia

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si aggrega oggi per discutere sulla situazione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina, e sui modi per proteggere l’impianto. Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) Rafael Grossi presenterà una relazione sull’attuale situazione della centrale, controllata dai russi, e presenterà proposte per garantire la sua sicurezza in secondo i principi dell’Aiea. L’incontro sarà presieduto dal ministro degli Esteri svizzero Ignazio Cassis e si svolgerà presso la sede delle Nazioni Unite a New York. Anche i rappresentanti ucraini dovrebbero prendere parte alla discussione.

Ore 06:41 – Russia, attacco con droni a Mosca: danni lievi, nessuna vittima

Mosca attaccata dai droni, danni «lievi» ma nessuna vittima. La capitale russa è stata presa di mira martedì all’alba da un raro attacco di droni che ha causato danni «minori» agli edifici senza causare vittime, ha dichiarato il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin. «Stamattina, all’alba, un attacco di droni ha causato lievi danni a diversi edifici. Tutti i soccorsi della città sono sul posto (…) Finora nessuno è rimasto ferito in modo grave», ha scritto Sobyanin su Telegram.

I servizi d’emergenza hanno detto all’agenzia Ria Novosti che sono stati colpiti due edifici residenziali: uno sulla Via Profsoyuznaya, nel sud-ovest di Mosca, e uno, di 24 piani, sulla Via Atlasova, nel sobborgo di Nuova Mosca, a sud della capitale. Il governatore della regione di Mosca, Andrei Vorobyov, ha detto da parte sua che diversi droni sono stati abbattuti e ha invitato la cittadinanza a mantenere la calma.



L’attacco a Mosca nel fermo-immagine di un video pubblicato su Telegram

Ore 06:00 – Attacco nella notte a Kiev, abbattuti più di 20 droni

Un nuovo attacco russo ha colpito Kiev nella notte con molti droni determinando l’attivazione della difesa contraerea ucraina. Le forze di difesa aerea hanno abbattuto più di 20 bersagli nello spazio aereo di Kiev durante l’attacco. A seguito della caduta di detriti, vi sono distruzioni, incendi, oltre a feriti in varie zone della città. Lo riporta Rbc-Ucraina citando il sindaco della capitale Vitaliy Klychko e il capo dell’amministrazione militare di Kiev Serhii Popka.



La contraerea di Kiev in azione (Ap)



Un drone abbattuto su Kiev (Ap)

Ore 05:04 – Kiev, colpito un grattacielo: un deceduto e tre feriti

Una persona è morta e altre tre sono rimaste ferite nell’attacco russo di questa notte su Kiev, il terzo in 24 ore, sottolinea l’amministrazione militare della città. Frammenti di un drone Shahed-136 hanno colpito un edificio nel distretto di Holosiivskyi di Kiev provocando un incendio. Quando è stato spento è stato rilevato che gli ultimi due piani avevano subito gravi danni e che una persona era morta e tre erano rimaste ferite. «Il nemico cambia costantemente le armi per l’attacco — aggiunge il comando militare —, dopo il drone combinato missilistico e poi balistico, l’aggressore ha utilizzato esclusivamente UAV». Circa 20 droni sono stati lanciati contro la città. Venti sono anche le persone evacuate dal grattacielo. Pezzi di drone hanno provocato poi un incendio in una abitazione nel distretto meridionale di Darnytskyi e bruciato tre auto nel distretto centrale di Pechersky. Detriti sono caduti anche nel distretto di Dnipro e Sviatoshyn. I raid aerei di stanotte hanno colpito non solo Kiev ma anche le regioni centrali di Cherkasy, Kirovohrad, Mykolayiv e nella regione meridionale di Kherson.



Un palazzo colpito a Kiev (foto Unian via Telegram)

Ore 02:20 – Zelensky: «Stabiliti i tempi della controffensiva»

«Come di consueto, il capo di Stato Maggiore e i comandanti delle direzioni operative hanno riferito al Comando. Non solo la fornitura di munizioni, non solo l’addestramento di nuove brigate, non solo le nostre tattiche. Ma anche i termini. Questo è ciò che è più importante. Tempistiche su come andremo avanti. Le decisioni sono state prese». Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto messaggio serale.



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di
www.corriere.it
2023-05-30 21:22:30 ,

Previous l’idea per le Europee. Ma così si apre il caso Gentiloni- Corriere.it

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