di Diego Barbera
I giocatori di Guitar Hero più forti riescono a seguire la cascata della sequenza delle note premendo i pulsanti sulla chitarra-controller a una velocità formidabile. Merito di doti innate di coordinazione tra cervello e dita, ma anche di tantissima pratica. Tra questi campioni ce n’era uno che veniva considerato una sorta di semidio di questo gioco musicale, con abilità che sembravano al di fuori delle umane capacità. E infatti lo erano: circolavano già da diverso tempo dubbi sulla veridicità dei gameplay di Schmooey e infine il gamer è stato smascherato. Ha confessato tutto e ha cancellato i video delle sue prove che non erano altro che l’esibizione di un cheater, ossia di un truffatore.
Potrebbe essere capitato a molti di imbattersi in un video di gameplay di Guitar Hero da far venire mal di testa, con i gamer che seguono le indicazioni a schermo delle note da suonare a velocità sconsiderate. Qualcosa per certi versi di molto simile ai livelli più complicati di Tetris con i blocchi che precipitano in poche frazioni di secondo. Solo pochissimi giocatori riescono a districarsi in questi titoli alla difficoltà massima e non c’è dubbio che Guitar Hero sia una delle prove più esigenti tanto da richiamare molti pretendenti ai vari record da infrangere.
Schoomey era uno di questi ed era in grado di completare le canzoni più impossibili in modo perfetto al 100% e così, tra le migliaia di fan, molti hanno iniziato a storcere il naso visto che ogni tanto compariva qualche lag di troppo o momenti poco ben visibili, finché la maschera è caduta. Nel filmato di gameplay sulla tortuosissima canzone 9 Patterns Of Eternal Pain caricato a dicembre, Schoomey ha dimenticato di cancellare la sovraimpressione di Windows Media Player che suggeriva una certa qual manipolazione del filmato.
Analizzando fotogramma dopo fotogramma, si è scoperto che la combinazione delle dita non corrispondeva alla giusta sequenza della musica e svariate volte i tasti venivano soltanto sfiorati. Insomma: Schoomey ha girato prima un filmato di lui che gioca cercando di seguire il complicato schema, lo ha velocizzato e lo ha successivamente sovrapposto alla schermata di gioco, ma ha commesso troppi errori di montaggio. Accusato di essere un cheater, Schoomey ha confessato di aver falsificato alcuni video, ma non tutti.
Peccato che c’è chi si è messo ad analizzare ogni clip caricata negli anni come Karl Jobst che ha realizzato una sorta di video-inchiesta di quasi mezzora (vedi su) per dimostrare che ognuno dei gameplay fosse alterato. Davanti all’incontestabile evidenza Schoomey ha così fatto un completo dietrofront cancellando tutti i filmati e le varie utenze online. Ma la vergogna rimane: il prezzo da pagare per aver millantato per troppo tempo doti che non possedeva.
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www.wired.it
2022-02-03 11:36:38