La scorsa settimana nel suo discorso inaugurale alla Cop27 in Egitto, il segretario generale dell’Onu, António Guterres, aveva affermato che il mondo è “su un’autostrada verso l’inferno climatico con il piede sull’acceleratore”. Oggi Guterres ha lanciato un nuovo accorato appello ai leader mondiali riuniti a Bali, in Indonesia, per il vertice del G20, esortandoli ad accelerare l’azione per il clima poiché, ha spiegato, “siamo pericolosamente vicini” al punto di non ritorno. Guterres ha anche chiesto una maggiore cooperazione per la sicurezza alimentare e una trasformazione digitale “responsabile”.
“Il nostro mondo sta affrontando il momento più fondamentale e precario da generazioni. Le popolazioni di tutto il mondo sono colpite da ogni parte, colpite da un cambiamento climatico inarrestabile e schiacciate da una crisi del costo della vita. Le divisioni geopolitiche innescano nuovi conflitti e rendono quelli vecchi ancora più difficili da risolvere – è stato l’inizio del discorso del segretario generale Onu – Il G20 è il punto di partenza per colmare le divisioni e trovare risposte a queste e altre crisi. In primo luogo, il clima, la sfida più importante della nostra epoca”.

“Sono appena tornato dal vertice Cop27 di Sharm el-Sheikh – ha riferito – L’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi si sta allontanando. Siamo pericolosamente vicini a punti di svolta in cui il caos climatico potrebbe diventare irreversibile. La scienza ci dice che il riscaldamento globale oltre questo limite rappresenta una minaccia esistenziale per tutta la vita sulla Terra. Ma le emissioni globali e le temperature Proseguono a salire. Sono d’accordo sul fatto che la follia consiste nel fare sempre la stessa cosa e aspettarsi un risultato diverso”.
“Abbiamo bisogno di un nuovo approccio – ha incalzato Guterres – Per questo ho proposto un patto storico tra economie sviluppate ed emergenti: un patto di solidarietà per il clima che unisca le capacità e le risorse delle economie sviluppate ed emergenti a beneficio di tutti. I Paesi del G20 sono responsabili dell’80% delle emissioni globali. I leader del G20 possono fare o disfare il Patto di solidarietà per il clima. In base a questo patto, in questo decennio dovranno compiere sforzi supplementari per mantenere il limite di 1,5 gradi. I Paesi più ricchi e le istituzioni finanziarie internazionali fornirebbero assistenza tecnica e finanziaria per aiutare le economie emergenti ad accelerare la transizione verso le energie rinnovabili. Il Patto di solidarietà per il clima può salvare vite, mezzi di sussistenza e il nostro pianeta. Può contribuire a porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili e a fornire energia universale, accessibile e sostenibile per tutti”.
Il report Germanwatch
Clima, nessun Paese sta rispettando i target per 1,5 gradi e l’Italia sta messa peggio degli altri

Il segretario Onu ha poi affermato: ” Gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile stanno lanciando un SOS. I Paesi in via di sviluppo non possono accedere ai finanziamenti necessari per ridurre la povertà e la fame e investire nello sviluppo sostenibile. Esorto quindi le economie del G20 ad adottare un pacchetto di stimoli per gli obiettivi che fornisca ai governi del Sud globale investimenti e liquidità e offra una riduzione e una ristrutturazione del debito. Ciò consentirà alle economie emergenti di investire nella sanità, nell’istruzione, nell’uguaglianza di genere e nelle energie rinnovabili. Di investire nei loro popoli e di salvare l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Lo stimolo agli obiettivi è un passo minimo e necessario per alleviare le crisi alimentari ed energetiche e prevenire ulteriori sofferenze e difficoltà”.

Importante anche il nuovo richiamo alle responsabilità dei paesi più ricchi: “I Paesi del G20, in quanto economie più potenti del mondo, con una maggioranza nei consigli di amministrazione delle banche multilaterali di sviluppo, possono e devono farlo. I miei interventi a questo vertice si concentreranno sulle crisi alimentare ed energetica e sulla trasformazione digitale delle nostre economie e società. Per quanto riguarda il cibo, il mio messaggio è che abbiamo bisogno di un’azione urgente per prevenire la carestia e la fame in un numero crescente di luoghi nel mondo”
“Oggi, mentre diamo il benvenuto all’ottomiliardesimo membro della nostra crescente famiglia umana, dobbiamo pensare al futuro. – ha concluso Guterres – Entro il 2050, la cittadinanza mondiale si avvicinerà ai dieci miliardi. L’azione – o l’inazione – del G20 determinerà se ogni membro della nostra famiglia umana avrà la possibilità di vivere in modo sostenibile e pacifico, su un pianeta sano”.
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greenandblue@gedi.it (Redazione di Green and Blue) , 2022-11-14 16:01:32 ,
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Il post dal titolo: Guterres apre il G20: “Sul clima vicini al punto di non ritorno” scitto da greenandblue@gedi.it (Redazione di Green and Blue) il 2022-11-14 16:01:32 , è apparso sul quotidiano online Repubblica.it > Green and blue