Da giovane, nel 1959, Ahmad Yasin aveva studiato in Egitto per circa un anno ed era tornato nell’enclave palestinese influenzato dall’ideologia del partito dei Fratelli Musulmani, organizzazione politico-religiosa che all’epoca governava al Cairo. In virtù di questa influenza, la matrice islamista è caratteristica fondamentale del movimento Hamas, che mette i dettami musulmani al centro della vita politica. Gli obiettivi principali di Hamas sono la distruzione di Israele e la creazione di uno stato islamico in Palestina.
Le altre organizzazioni
L’organizzazione fondata da Yasin è un partito armato e la sua ala militare agisce sotto il nome di brigate al-Qassam. Sono queste ultime ad aver condotto le operazioni belliche in Israele in questi giorni dell’ottobre 2023. La recente incursione delle brigate al-Qassam ha ricevuto il sostegno della cosiddetta Jihad islamica, un altro gruppo islamista presente a Gaza. Qualcuno ipotizza anche un coinvolgimento del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp), fondato nel 1967.
Mentre la Jihad islamica si ispira, come Hamas, ai precetti della religione musulmana, il Fplp ha matrice marxista-leninista. Le tre organizzazioni, pur distinte, non sono esenti da contrasti interni e, soprattutto, da forti contraddizioni che ne caratterizzano i rapporti con i sostenitori esterni. Come il gruppo Jihad islamica, infatti, Hamas fa riferimento all’Islam sunnita, ma è sostenuto soprattutto dall’Iran, roccaforte mondiale dei musulmani sciiti. Anche i marxisti-leninisti del Fplp sono alleati di Teheran. L’obiettivo principale di tutte queste realtà è la lotta a Israele, che passa sopra alle divisioni ideologiche.
L’ascesa di Hamas
Oltre alla competizione con la Jihad islamica per l’egemonia politico-religiosa nella Striscia di Gaza, negli anni Hamas ha avuto importati dissidi con Al-fatah, l’organizzazione palestinese di carattere laico fondata da Yasser Arafat e guida dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp). L’Olp dirige l’Autorità nazionale palestinese (Anp), sorta a seguito degli accordi di Oslo del 1993.
Secondo il patto, l’Anp avrebbe governato nei territori palestinesi di Cisgiordania e Gaza. A seguito della morte di Arafat nel 2004, però, il movimento islamista ha acquisito sempre maggiore influenza fino a vincere le elezioni nella Striscia nel 2006. Dopo un breve conflitto con Fatah, Hamas ha preso il potere a Gaza ed è ancora al governo. Fatah, invece, continua a governare in Cisgiordania sotto la guida di Abu Mazen, personaggio tanto debole da far sperare a Hamas un allargamento del suo potere anche nella cosiddetta West bank. Negli anni, tra Hamas e Israele sono stati numerosi gli scontri militari, specialmente attraverso il reciproco lancio di missili. Non era mai accaduto, tuttavia, che Hamas conducesse un attacco via terra così massiccio come lo è stato quello di sabato 7 ottobre 2023 e che, in alcune aree di Israele, è ancora in corso.
Leggi tutto su www.wired.it
di Giovanni Esperti www.wired.it 2023-10-09 13:38:41 ,