Senza il sostegno dell’Iran, Hamas non avrebbe mai potuto attaccare Israele lo scorso 7 ottobre. I mortai, i lanciarazzi, le mine anti-carro, i parapendii e i fucili usati dai miliziani sono quasi tutti di fabbricazione iraniana o prodotti all’interno della Striscia di Gaza secondo indicazione che arrivano dalla Repubblica islamica. Una piccola parte di armi arriva dalla Corea del Nord o dalla Siria, tutti paesi alleati con la Russia, che sembra aver fornito alle forze fondamentaliste della Palestina alcuni armamenti occidentali catturati in Ucraina.
L’alleanza tra Iran a Hamas non è una novità. I funzionari del regime di Teheran hanno più volte confermato di fornire supporto economico e logistico ai diversi gruppi integralisti palestinesi, come le brigate Al Qassam, il braccio armato di Hamas, e le brigate Al Quds della Jihad islamica palestinese. Allo stesso tempo, questi gruppi hanno più volte elogiato e ringraziato i mullah iraniani per il loro aiuto, come si legge sul sito e sul canale Telegram dell’agenzia stampa iraniana Fars.
Mortai, razzi e mine
Come riporta France24, tra le armi più usate si trovano le munizioni da mortaio da 120 millimetri chiamate M48, prodotte in Iran dal 2007 e usate da Hamas fino dal 2020. Ci sono poi le mine anti carro YM-3, realizzate sulla base di modelli cinesi Type 72, i razzi anti carro PG-7VR, questi costruiti sul modello delle testate per lanciarazzi Rpg sovietici.
Come mostra il media iraniano Yjc, Hamas ha anche impiegato dei sistemi missilistici a guida automatica Ra’d-T, anche questo una versione copiata dal sistema sovietico analogo 9M14 Malyutka, e i razzi Misagh, come riporta Iranpress, copia dei cinesi QW-1M. Infine, sono iraniani anche tutti i missili a corto raggio lanciati sulle città israeliane, come i Fajr-3, i Fajr-5 e gli Zelzal.
Droni
Per la prima volta, nell’attacco del 7 ottobre, Hamas ha impiegato i droni in una precisa strategia offensiva. Mentre fino a questo momento si era limitato a usarli per attacchi sporadici, come quello avvenuto contro un impianto chimico israeliano nel 2021, riporta Forbes. Nonostante questa evoluzione in teoria militare, i droni usati sono sempre gli stessi, cioè gli Ababil-2 iraniani o la loro copia prodotta a Gaza, gli Shahab.
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di Kevin Carboni www.wired.it 2023-10-16 09:52:12 ,