di Paolo Armelli
Da qualche settimana, dalla fusione di due realtà come WarnerMedia e Discovery è nato il colosso Warner Bros. Discovery. Harry Potter è sicuramente uno dei franchise più remunerativi presenti nel catalogo di questo nuovo conglomerato mediatico ed è quindi evidente che sia un interesse primario per la sua dirigenza cercare di capire quale sarà il futuro di questa saga. Questo soprattutto alla luce dei recenti avvenimenti: il terzo capitolo della nuova serie filmica Animali fantastici, intitolato I segreti di Silente, è stato piuttosto insufficiente al botteghino, per non parlare di tutte le difficoltà che in questi anni una figura come J.K. Rowling, con le sue uscite estremamente criticate sulle persone transgender, ha posto alle produzioni.
Secondo il Wall Street Journal, una delle priorità di David Zaslav, ex ad di Discovery e ora del nuovo gruppo congiunto, sarebbe proprio quella di incontrare Rowling e discutere di come produrre nuovi contenuti legati alla saga del maghetto. L’intenzione è quella soprattutto di avere nuove produzioni da proporre su Hbo Max, la piattaforma di streaming del gruppo che ha ambiziose aspettative di crescita. D’altronde già da qualche anno si continua a recepire indiscrezioni su una possibile serie tv legata a Harry Potter, anche se non è chiaro di cosa potrebbe trattare e in che modo si legherebbe ai destini più ampi di questo universo narrativo.
Non è chiaro, per di più, se Zaslav voglia incontrare Rowling per cercare il suo assenso sulla creazione di svariati spin-off oppure voglia addirittura chiederle che sia lei, in prima persona, a produrre nuovi contenuti che andrebbero ad arricchire la saga. Questa potrebbe ovviamente essere un’arma a doppio taglio: da parte infondere linfa nuova, e tratta da storie originali, potrebbe dare nuovo slancio al franchise lasciandosi alle spalle l’esperimento non del tutto riuscito di Animali fantastici; dall’altra, però, un coinvolgimento diretto della scrittrice potrebbe suscitare aspre polemiche, soprattutto da chi ritiene le sue idee ormai incompatibili coi messaggi di inclusione e accettazione che lei stessa aveva espresso nei romanzi originari.
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www.wired.it
2022-05-19 12:30:00