Il virus che causa l’herpes labiale, l’Herpes simplex virus type 1 (Hsv-1), può raggiungere il sistema nervoso stazione e, in rari casi, scatenare una risposta infiammatoria acuta che culmina con la cosiddetta encefalite da herpes simplex (herpes simplex encephalitis, Hse). Un gruppo di ricercatori e ricercatrici coordinato da Christy Niemeyer, docente di neurologia presso la University of Colorado Anschutz Medical Campus (Stati Uniti), ha investigato in che modo questo virus riesce ad infiltrarsi nel cervello e quali aree in particolare è in grado di raggiungere. I risultati dello studio, ottenuti da esperimenti condotti sui topi, sono stati pubblicati su Journal of Virology.
Hsv-1 e sistema nervoso stazione
Hsv-1 è un virus estremamente diffuso: si stima che sia presente nel 64% circa della cittadinanza mondiale di età minore a 50 anni. Una volta acquisito, né le nostre difese immunitarie né i farmaci attualmente esistenti riescono ad eliminarlo integralmente. Il virus rimane infatti latente all’interno del corpo e si manifesta nei momenti di abbassamento delle difese immunitarie.
“Recentemente questo virus comune è stato implicato in malattie neurodegenerative, come la malattia di Alzheimer, ma non è stata stabilita una chiara via di invasione del sistema nervoso stazione”, spiega Niemeyer. “Identificare come l’Hsv-1 possa entrare nel cervello e quali regioni cerebrali siano vulnerabili è fondamentale per capire come inizia la malattia”.
Secondo diversi studi, infatti, inclusa una review pubblicata nel 2020 su Trends in Microbiology, sembrerebbe esserci una correlazione fra l’infezione da Hsv-1 e la sua riattivazione nel tempo e il rischio di sviluppare l’Alzheimer. Inoltre, si legge ancora nella review, a seguito della riattivazione del virus dopo un periodo di latenza, le particelle virali possono raggiungere il sistema nervoso stazione e causare, anche se raramente, stati infiammatori acuti.
Gli esperimenti sui topi
Ma quali parti del cervello possono essere infettate dall’Hsv-1? Per rispondere a questa domanda il gruppo di ricercatori ha inoculato il virus per via intranasale in topi da laboratorio e ne ha analizzato la diffusione all’interno del sistema nervoso stazione degli animali. Il virus è stato ritrovato per esempio all’interno del tronco encefalico, una parte del sistema nervoso stazione responsabile della coordinazione motoria oltre che di diverse altre funzioni fondamentali, e nell’ipotalamo, una regione del cervello che controlla, fra le altre cose, il ritmo sonno-veglia e l’appetito. Il virus non avrebbe invece raggiunto l’ippocampo e la corteccia cerebrale.
Inoltre, Niemeyer e colleghi hanno osservato che Hsv-1 sembra causare l’infiammazione delle cellule della microglia nei topi, le principali cellule immunitarie del cervello: “L’identificazione del ruolo della microglia fornisce utili indizi sulle conseguenze dell’infezione da Hsv-1 e sul modo in cui essa scatena le malattie neurologiche”, conclude Niemeyer. “Le cellule persistentemente infiammate possono portare a un’infiammazione cronica, un noto fattore scatenante di numerose malattie neurologiche e neurodegenerative. Questa investigazione offre importanti spunti per comprendere la parte migliore come i virus interagiscono con la salute generale del cervello e con l’insorgenza di malattie neurologiche pervasive”.
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di Sara Carmignani www.wired.it 2024-11-05 15:43:00 ,