L’ex premier non rinnova l’iscrizione al partito dal 2013, dopo il caso dei «101». Sulla segretaria Schlein: «Ha fatto bene a esordire sul salario minimo, che è un diritto»
Nel 2013, dopo
il caso dei «101» franchi tiratori che fermarono la sua corsa al Colle,
Romano
Prodi decise di non rinnovare più la tessera del Partito democratico.
Poi, con il passare del tempo, quella profonda ferita si è lentamente rimarginata e l’ex premier è tornato, in più d’una occasione, a fare un po’ da «padre nobile» dispensando consigli nei momenti più delicati. Ma rimanendo sempre dietro le quinte, senza giocare più direttamente sul palcoscenico politico.
E ora,
dopo che il Pd sembra atteso da una rivoluzione radicale con la vittoria di Elly Schlein,
è tornato il momento di riprendere la tessera del partito? «Ma no. Personalmente sarebbe anche un po’ strano — risponde Prodi, ad Agorà su Rai Tre —. Ho 84 anni. Ormai sono una specie di gatto di abitazione, insomma. Però sono sempre stato vicino al partito, ho cercato di dare tutti i consigli che potevo, sia a Bonaccini che a Schlein. Cerco di far capire che questo è l’unico partito. E che i…
Author: Claudio Bozza
Data : 2023-03-16 10:29:14
Dominio: www.corriere.it
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