L’agitazione si concluse senza grossi danni per le major che continuavano a vendere dischi di colonne sonore e senza conquiste significative per i musicisti. Effetto collaterale: iniziò il declino dell’era delle big band del jazz che trovavano nel cinema una delle principali fonti di introiti.
Ronald Reagan, è nata una stella (della politica)
Per trovare il primo sciopero degli attori bisogna andare al 1952, quando la neonata Sag-Aftra incrociò le braccia per due mesi e mezzo perché era nata la televisione e, con la televisione, gli spot televisivi. Senza che venissero a monte stabilite le regole d’ingaggio del coinvolgimento degli attori negli spot televisivi. Gli attori concederanno il bis nel 1960 con un altro mese e mezzo di sciopero per la vertenza sulla cessione in licenza dei film.
Curiosità: tra le uscite rimandate a causa della vertenza, Va nuda per il mondo (1961) con Gina Lollobrigida. Altra curiosità: chi era il leader del movimento degli attori nei primi loro cortei della storia? Un bel ragazzone dell’Illinois, già protagonista di Bonzo la scimmia sapiente (1951). Un tizio fissato con le libertà individuali: tale Ronald Reagan. Non male nelle trattative, il ragazzo: da grande potrebbe fare politica…
Gli scioperi di sceneggiatori e registi
Nel 1960 si registra anche il primo sciopero degli sceneggiatori: il bersaglio erano i network televisivi, dai quali ottennero diritti più alti e… una pensione, ché pure se vivi a Hollywood non si sa mai nella vita. Categoria decisamente meno agitata è, invece, quella dei registi se è vero che fecero un solo sciopero (nel 1987) e si concluse dopo appena tre ore con le tante scuse da parte delle case di produzione. Si sa, del resto, che il mestiere del regista è quello più simile al mestiere di Dio.
L’ultimo sciopero degli attori, prima di quello attuale, risale al 2000 e ha a che fare con in compensi per le apparizioni negli spot televisivi (aridaje), mentre il precedente più immediato per gli sceneggiatori risale al biennio 2007-2008, quando si discuteva della transizione digitale di titoli realizzati per il cinema e per la Tv. Transizione su Dvd: è l’altroieri ma pare quasi un secolo fa. Perché si tornasse tutti insieme, compatti, sulle barricate bisognerà aspettare il 2023, anno non banale considerando il centenario della scritta Hollywood. Quale miglior modo per festeggiare di una bella serrata?