Hyundai avverte i proprietari di auto in Italia e Francia e anche tutti coloro che hanno prenotato un test drive nei due paesi: la società è stata vittima di un attacco che ha permesso ai cybercriminali di mettere le mani sui loro dati personali. In particolare, secondo quanto riferito da Hyundai in un’email inviata ai clienti, e condivisa dagli stessi su Twitter, i criminali avrebbero avuto accesso a indirizzi email, fisici, numeri di telefono e numeri di telaio dei veicoli. Fortunatamente, però, “non sono stati invece colpiti né dati finanziari, né numeri di identificazione ufficiali”. Nonostante questo, moltissimi utenti si sono dichiarati delusi rispetto alla gestione della sicurezza da parte di Hyundai.
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Eppure la compagnia ha agito in modo repentino, coinvolgendo i migliori esperti di cybersecurity nella gestione dell’incidente. Questi, a quanto pare, sono intervenuti mettendo offline i sistemi interessati fino a quando non saranno adottate ulteriori misure di sicurezza. In attesa che la questione sia risolta del tutto, infatti, Hyundai ha avvertito gli utenti di prestare attenzione a email e sms che sembrano provenire dalla compagnia, ma che potrebbero nascondere chiari tentativi di phishing. “Sebbene non vi siano prove che i dati interessati siano stati utilizzati per scopi fraudolenti, per estrema cautela, La invitiamo a prestare particolare attenzione e a verificare qualsiasi tentativo di contatto via e-mail, posta e/o sms che possa sembrare provenire da Hyundai Italia o da altre entità del Gruppo Hyundai”, ha scritto la compagnia nella lettera inviati ai propri clienti, chiedendogli esplicitamente di evitare di cliccare su qualunque link ricevuto attraverso queste comunicazioni.
Stesso suggerimento anche per gli utenti francesi, i cui dati personali risultano essere a rischio dopo l’attacco ai database di Hyundai. E mentre le autorità di protezione dei dati in Italia e in Francia si stanno occupando della questione, la compagnia sta cercando di risolvere i suoi problemi di sicurezza. D’altronde, questa non è la prima volta che Hyundai finisce nel mirino dei criminali informatici. A dicembre 2022 un bug dell’app della compagnia ha permesso ad alcuni malintenzionati di sbloccare e avviare delle auto da remoto. E a febbraio di quest’anno la società si è trovata costretta ad implementare misure di sicurezza aggiuntive ai software delle sue auto, dopo che su TikTok si era diffuso un trend che mostrava come “hackerare” il sistema utilizzando un cavo usb.
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di Chiara Crescenzi www.wired.it 2023-04-13 09:05:49 ,