Crescono i casi di Covid-19, con un aumento del 31% solo nella penultima settimana di novembre rispetto a quella precedente. L’incidenza è salita a 76 casi ogni 100mila abitanti, rispetto ai 58 di due settimane fa e il famoso indice Rt è tornato sulla soglia epidemica. Per ora non c’è stato alcun aumento delle restrizioni o cambio di normativa, rispetto alle ultime modifiche avvenute a settembre 2023, ma le autorità raccomandano di proseguire con i richiami vaccinali, soprattutto per persone anziane e fragili.
I numeri
Come riporta l’ultimo monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute, in totale si sono registrati 44.955 nuovi casi, con un tasso di positività salito al 17,6%, rispetto al 15,3% della settimana precedente. In salita anche l’occupazione dei posti letto, pari al 7,7%, e i decessi, 235 rispetto ai 192 registrati sette giorni fa. I tassi di ospedalizzazione, ricovero in terapia intensiva e mortalità aumentano con l’età, presentando i valori più elevati nella persone con più di 90 anni.
Rai News spiega come i contagi sono in aumento soprattutto nelle regioni del nord e in generale dove la qualità dell’aria è più bassa, come successo all’inizio della pandemia. Come spiega uno studio dell’università di Tor Vergata ed Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, questo accade perché il virus si lega molto facilmente con le polveri sottili PM2.5, minuscole particelle di smog con dimensioni inferiori o uguali ai 2,5 micron, che contribuiscono così ad aumentare la sua diffusione per via aerea.
Cosa fare in caso di contagio?
L’attuale normativa, aggiornata a settembre 2023, non prevede comunque grandi restrizioni per le persone positive al virus. Nessuno è più obbligato all’isolamento e il sito del ministero della Salute raccomanda solamente di indossare una mascherina chirurgica o Ffp2 se si entra in contatto con altre persone e di restare a casa fino alla fine dei sintomi. Altre raccomandazioni riguardano l’evitare contatti con persone fragili, recarsi presso ospedali o residenze per anziani, lavarsi bene le mani, evitare luoghi affollati e informare le persone con cui si è entrati in contatto.
Il vaccino è gratis e somministrato in un’unica dose alle seguenti categorie: persone con più di sessanta anni; persone affette da patologie e che sono esposte a maggiori rischi se contagiate (i cosiddetti “fragili”); ospiti delle strutture per lungo-degenti; donne in gravidanza o in periodo post-partum; operatori sanitari e sociosanitari.
Gli altri potranno ricevere l’immunizzazione su richiesta e a patto che siano ancora disponibili le dosi necessarie. Anche per gli adulti che non si sono mai vaccinati contro Covid-19 è prevista una singola somministrazione. I minori di età compresa tra i sei mesi e i quattro anni che non hanno mai “completato un ciclo primario di vaccinazione anti Covid-19” o che non hanno mai avuto il virus, invece, dovranno completare un ciclo di tre dosi nell’arco di dieci settimane.
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di Kevin Carboni www.wired.it 2023-11-27 14:54:50 ,