Author: Redazione Politica
Data : 2023-01-18 17:30:03
Dominio: www.corriere.it
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Il senatore di FdI Menia presenta una nuova proposta dopo quella di Gasparri (Forza Italia): «Ogni uomo ha la capacità giuridica dal concepimento, non dalla nascita»
In Senato spunta un altro disegno di legge della maggioranza sul riconoscimento giuridico del nascituro. Il testo, depositato il 13 gennaio, ha come primo firmatario il senatore Roberto Menia. Si tratta della quarta proposta di legge «pro-life» dall’inizio della legislatura, che si aggiunge alle altre tre, tutte presentate dal centrodestra.
Dopo Forza Italia e Lega, a questo punto, tutti i gruppi della maggioranza hanno fatto la propria mossa. E l’opposizione va all’attacco. «Dopo il ddl Gasparri — dice la senatrice del Pd Valeria Valente — arriva quello di Menia. Evidentemente FdI non voleva sentirsi da meno rispetto a Forza Italia, nell’attacco alle libertà e ai diritti delle donne di disporre del proprio corpo». L’obiettivo, evidenzia la presidente dei senatori dem, Simona Malpezzi, è «cancellare il diritto della donna di autodeterminarsi nella scelta di diventare madre o meno». Il disegno di legge Menia è così intitolato: «Modifica dell’articolo 1 del codice civile in materia di riconoscimento della capacità giuridica ad ogni essere umano». Codice che prevede che la capacità giuridica si acquisisca «al momento della nascita». Obiettivo del disegno di legge è infatti «dichiarare che ogni uomo ha la capacità giuridica in quanto uomo, cioè che la soggettività giuridica ha origine dal concepimento, non dalla nascita», si legge nel ddl Menia. «Si tratta di riconoscere, anche nell’ambito giuridico, che embrione, feto, neonato, bambino, ragazzo, adolescente, giovane, adulto, anziano, vecchio sono diversi nomi con cui si indica una identica realtà, un identico soggetto, lo stesso essere personale, lo stesso uomo», spiega Menia nella presentazione del ddl, sottolineando come la «vita umana prenatale» sia sottoposta «a rischi di varia natura».
Secondo il relatore del testo, «urge una completa disciplina dell’intervento manipolatore dell’uomo nell’ambito della genetica». La precedente proposta, quella del berlusconiano Maurizio Gasparri depositata a ottobre, prevedeva il «riconoscimento della capacità giuridica del concepito».
Mentre un altro testo presentato dal capogruppo della Lega Massimiliano Romeo all’articolo 3 prevede, tra l’altro, che «il concepito è riconosciuto quale componente del nucleo familiare a tutti gli effetti». Oltre a questi disegni di legge in materia, va aggiunta una proposta di Isabella Rauti, sempre di FdI, che chiede l’istituzione, il 25 marzo, della «Giornata del nascituro». Il ddl Menia è « un chiaro tentativo di mettere in discussione proprio la legge 194, ma non ci riusciranno», va all’attacco Cecilia D’Elia, senatrice Pd e portavoce nazionale della conferenza delle democratiche.
18 gennaio 2023 (modifica il 18 gennaio 2023 | 21:18)
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