I doveri politici della minoranza

I doveri politici della minoranza


Mezzogiorno, 31 dicembre 2021 – 09:31

Tra scandali e opposizione debole in Regione

di Francesco Strippoli



Oltre l’opportuno richiamo all’etica e la sacrosanta indignazione, c’ qualcos’altro che va richiamato nella vicenda dello scandalo della Protezione civile pugliese e l’arresto del suo direttore: sono i doveri della politica. vero che la politica (non solo la parola, pure la pratica) gode di scarsa considerazione. Tuttavia occorre prenderne atto: non c’ altra attivit per gestire la cosa pubblica e dirimere le relative controversie senza spargimenti di sangue. Dunque occorre, in primo luogo, che ciascuno si accosti alle questioni pubbliche anche con le categorie della politica e poi si senta interrogato da quel che succede oggi per trarne le conseguenze al momento del voto, domani. Ma questo un concetto generale.

Un’osservazione pi specifica riguarda gli attori della politica pugliese. Il presidente Michele Emiliano – la cui onest personale, va detto, fuori discussione – un uomo politico che scorrazza come un corsaro sul palcoscenico regionale e anche oltre. Coltiva tali e tanti rapporti che si pu dire che egli non abbia una vera opposizione politica alle sue azioni politiche e amministrative. C’ una modesta area di malcontento nel centrosinistra – soverchiata dalle liste civiche di Emiliano – che non riesce ad ostacolarlo. Poi c’ una divisa e male assortita opposizione di centrodestra in Consiglio regionale. E non da oggi. Il tema talmente macroscopico che fu osservato da chi scrive sul Corriere del Mezzogiorno gi agli albori della gestione Emiliano (Una Regione senza opposizione, 13 ottobre 2015) e ribadita pi volte: l’ultima il 12 dicembre scorso, a commento della visita di Matteo Salvini a Bari (Un metodo utile solo a Emiliano).


Per esemplificare, scusandoci per la brutalit della sintesi, si potrebbe dire che Emiliano ha intensamente interloquito nei primi anni del suo mandato con il movimento di Raffaele Fitto, quando entrambi erano rintronati dall’ascesa impetuosa dei 5 Stelle e dai possibili esiti sul sistema politico. Poi ha allacciato rapporti di stabile vicinanza con Lega e Forza Italia, relegando l’attuale dura opposizione fittiana (oggi Fratelli d’Italia) in un angolo marginale. Con ci il ruolo della minoranza stato depotenziato, smorzato. Emiliano – in virt delle sue notevoli competenze – agisce, disfa, nomina, dispone e concede come meglio ritiene sia utile per la gestione della macchina amministrativa ma pure per il sistema del suo personale consenso. Il concetto va sottolineato con forza perch se ne acquisisca l’importanza: l’assenza di un centrodestra coeso e organizzato un male pernicioso. Tanto pi in un sistema come il nostro, tornato bipolare dopo l’aggregazione del M5S alle sorti del centrosinistra.

Se il centrodestra non esercita con puntiglio il ruolo di opposizione – cio di stimolo, controllo, denuncia, critica e proposta alternativa – non nuoce a se stesso, nuoce all’intero quadro politico. In un sistema a due gambe, quando una non funziona il corpo intero che zoppica. Anche per questo i doveri della politica – a cui prima si alludeva – sono oggi prima di tutto, i doveri della minoranza. Due cose non servono: un’opposizione ostruzionistica e parolaia, perci priva di prospettive. E un’opposizione troppo incline al compromesso, indulgente fino al punto da finire irretita nelle maglie di chi sa offrire lusinghe e prebende.

Vorremmo aggiungere un’ultima riflessione sul senso della critica e sull’opera di vigilanza dell’opinione pubblica. Viene dal ricordo di un episodio che riguarda il compianto ex assessore Guglielmo Minervini. Lo cercammo al telefono dopo un duro articolo del Corriere del Mezzogiorno sulla giunta Vendola di cui egli faceva parte. Ci aspettavamo una reazione stizzita, rispose con un sospiro: Criticateci, le critiche ci fanno bene. Fu la risposta di un gigante della politica. In questi tempi nebulosi converrebbe guardare in alto e non rovistare sotto i piedi.

31 dicembre 2021 | 09:31

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, 2021-12-31 08:31:05
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