I porti australiani chiudono a causa di un attacco informatico

I porti australiani chiudono a causa di un attacco informatico

I porti australiani chiudono a causa di un attacco informatico


I cybercriminali colpiscono ancora. Questa volta a cadere vittima di un attacco informatico è la DP World Australia, la compagnia portuale che gestisce il flusso di quasi il 40% delle merci in entrata e in uscita dal paese. Ad annunciarlo è stato il ministro degli Interni Clare O’Neil, che nella giornata di ieri ha condiviso su X un tweet in cui dichiarava chiaramente che era in corso un cyberattacco “serio” ai danni della DP World. Di tutta risposta, la compagnia ha scelto di sospendere l’attività nei porti di Melbourne, Sydney, Brisbane e Perth già dalla giornata di venerdì, quando è stata rilevata per la prima volta la violazione ai sistemi della compagnia, così da impedire “qualsiasi accesso non autorizzato in corso”.

Per oltre 72 ore, quindi, l’attività di transito merci nei principali porti australiani è rimasta bloccata, mentre le autorità governative indagavano per identificare i responsabili del cyberattacco – senza riuscire ad arrivare ad alcuna conclusione utile – e gli esperti informatici di DP World cercavano di riportare la situazione alla normalità. Fortunatamente, “dopo aver testato con successo i sistemi chiave durante la notte”, questa mattina la compagnia ha annunciato “la ripresa delle operazioni portuali”, precisando però che questo non significa che “l’incidente si sia concluso”, e che la sua completa risoluzione potrebbe “causare alcune interruzioni temporanee necessarie” nei prossimi giorni.

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La ripresa delle attività portuali della DP World, seppure ancora parziale, arriva come una “manna dal cielo” a placare i timori degli operatori del settore riguardo una possibile interruzione delle forniture a ridosso delle festività natalizie. Un’ipotesi che, probabilmente, non si sarebbe mai realizzata davvero, ma che fa riflettere sul potere che i criminali informatici hanno acquisito negli ultimi tempi. “Questo incidente è un promemoria del grave rischio che gli attacchi informatici rappresentano per il nostro Paese e per le infrastrutture vitali su cui tutti facciamo affidamento”, ha scritto su X il ministro O’Neil, dando voce alla preoccupazione non soltanto delle autorità australiane, ma a quelle di tutto il mondo.





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di Chiara Crescenzi www.wired.it 2023-11-13 10:53:38 ,

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