i punti oscuri del caso
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E per Olindo e Rosa la sacralità del nido familiare, inteso come lo intendeva Pascoli, ovvero l’unico posto in cui stare al sicuro dalle insidie del mondo, era una cosa seria. Fondamentale. Irrinunciabile. E questo è un altro dei punti emersi chiaro e forte durante il processo a loro carico: qualcuno ha riso dei gerani di rosa, strapazzati, deturpati e distrutti da Raffaella. Un futile motivo. Se uno ti rompe i gerani tu non vai ad ammazzarlo e sgozzargli il figlio. Perché erano solo gerani. Ma erano solo gerani?

Il movente della strage risiede proprio nell’odio di vicinato che è sfociato nella giustizia fai da te. E qualcuno, a quell’odio, per via dei fiori rotti, non riesce a credere. Ed è un altro solco, profondo, tra innocentisti e colpevolisti. Puoi davvero ammazzare quattro persone perché hai trovato i gerani rovinati?

La testimonianza

Perché alla fine Olindo Romano e Rosa Bazzi sono stati condannati perché Mario Frigerio, dal suo letto di ospedale, ha detto che era stato “Ottolino” a colpire. Ottolino, che poi era Olindo, che però non ha pelle olivastra, ce l’ha bianca. E non ha neppure tutti questi capelli neri, all’epoca, infatti, non ne aveva “tanti”. E anche qui dobbiamo fermarci, di nuovo. Quanti sono “tanti”? Sono “tanti” lunghi? Tanti” nel senso di spessi, corposi? Le testimonianze, purtroppo, per loro natura possono essere interpretate, possono contenere particolari, “tanti”, che si prestano a forzature secondo necessità. E allora la “pelle olivastra” magari era bianca, ma con la luce della sera un po’ olivastra poteva sembrare. E ancora, forse “la mascella grossa” era quella di Olindo, che non è “grossa” in senso patologico, né è squadrata, ma è la mascella di uno che poteva essere in sovrappeso.

Resta poi il suggerimento ricevuto da Mario Frigerio da parte di chi lo interrogava. E questo è una nota dolente. Suggerire a un testimone cosa dire è una cosa che non va fatta. Non è un aiuto. Non è pietà. È sbagliato. Ed è il motivo per cui, per anni, per tutti questi anni, si instilla il dubbio: Mario Frigerio, che nel frattempo è deceduto, aveva davvero riconosciuto Olindo Romano oppure aveva visto qualcun altro e il suo ricordo è stato forzato nella direzione del vicino di dimora che, senza dubbio, litigava con i Castagna – Marzouk?

La relazione depositata riguarda, ancora una volta, testimoni. Ma resta il solito problema: il testimone è attendibile? Attendibili sono i filmati delle telecamere, il Dna (se i reperti sono prelevati nel modo giusto, ovvero senza contaminarli, conservati nel modo giusto e analizzati nel modo giusto), e poco altro. Le prove fisiche non mentono. I testimoni sì. E non lo fanno quasi mai in malafede. Lo fanno perché, come per tutti noi, la memoria è fallace.



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di Cristina Brondoni www.wired.it 2023-04-14 09:58:40 ,

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