COVID: i SINTOMI della Variante OMICRON sono diversi! Come capire se si è stati contagiati
I SINTOMI della Variante OMICRON sono diversiLa diffusione della variante Omicron è uno dei fattori che sta dell’impennata dei contagi in Italia. Se in passato il covid aveva una linea più definita per riconoscere i sintomi, adesso si fa
fatica a capire che si tratti di Covid se non si ricorre all’aiuto di un
tampone rapido o molecolare.
Questo perché, nella maggior parte dei
casi, nei vaccinati i sintomi si confondono e sovrappongono a quelli di
un comune raffreddore o influenza e ben sappiamo che questo è il periodo
dell’anno in cui il virus influenzale contagia maggiormente.
I
sintomi della variante Omicron si camuffano ancora di più con quelli influenzali, ma cosa cambia nel concreto tra le varianti? I dati inglesi ci dicono che il 41% dei
positivi con Delta non sentiva più sapori e odori, mentre con Omicron la
percentuale è compresa tra il 12 e 23%.
Gli epidemiologi, come riportato anche dal quotidiano Repubblica, hanno spiegato che la nuova variante si presenta con naso che cola, starnuti, mal di testa, gola che brucia, dolori alle ossa e stanchezza. Da qui, l’avvertimento: le
persone che hanno questi segni non dovrebbero sottovalutarli. È
necessario che facciano un test per eventualmente isolarsi e non
infettare gli altri.
I sintomi sono sicuramente più lievi rispetto alle altre varianti, per diversi fattori: uno su tutti, la vaccinazione, che mitiga gli effetti della malattia grave o
dell’immunizzazione della maggior parte delle persone. Inoltre, rispetto
ad inizio pandemia, le categorie più colpite oggi sono quelle
pediatriche (5/12 anni) e i giovani entro i 40 anni. Attenzione, però, il virus si diffonde facilmente anche alle fasce più deboli della
cittadinanza.
Un altro indizio a favore della minor pericolosità di Omicron è il fatto che esso colpisce maggiormente le vie aeree superiori (naso e
gola) rispetto ai polmoni, secondo lo studio dell’Università di Hong
Kong. In laboratorio, infatti, i ricercatori si sono accorti che messa a
contatto con cellule umane del tessuto dei bronchi, essa si moltiplica 70
volte più rapidamente rispetto a Delta, mentre nelle cellule dei polmoni
la replicazione avviene molto più lentamente.
Ecco perché contagia di
più: il virus esce più facilmente se presente nei bronchi, ma non causa i
danni enormi che può provocare ai polmoni.