di Antonio Piemontese
C’è chi ritiene sia il modo migliore di viaggiare – armchair travelling, il viaggio da poltrona, magari con un bicchiere di vino in mano, e chi lo associa semplicemente al pendolarismo quotidiano tra città e provincia. Una cosa è certa: il treno e la ferrovia, dalla nascita, sono entrati nell’immaginario collettivo. E non ne sono più usciti, nonostante vantino tre secoli di storia. Tante le curiosità: la prima ferrovia italiana fu la Napoli-Portici, aperta nel 1839, al tempo in cui il capoluogo campano era una delle città più popolose del globo e fiorente centro economico e culturale. C’è poi il mito senza tempo dell’Orient Express di Agatha Christie, e quello, non meno suggestivo, della Transiberiana. Esiste persino un cartone animato giapponese, Galaxy Express 999, che raccontava di un viaggio interstellare in carrozze in corsa tra pianeti e asteroidi.
Concorrenza all’aereo
L’aereo, diventato più economico, ha messo in crisi nei primi anni Duemila i treni a lunga percorrenza: ma l’evoluzione tecnologica sta cambiando il panorama. Oggi esistono treni rapidissimi in grado di assicurare collegamenti a velocità sbalorditive senza temere la concorrenza dei velivoli: nessuna necessità di andare in aeroporto, controllo bagagli pressoché inesistente, arrivo in centro città, spazio a volontà e nessuna difficoltà anche per chi soffre di fobie. E poi l’ecologia. Il treno, mezzo di trasporto elettrico per eccellenza, è indicato da tutte la associazioni ambientaliste e dagli esperti come la soluzione al problema della mobilità, al posto del ben più inquinante trasporto aereo.
Chi corre di più?
Rapidissimi i treni cinesi e giapponesi: i nuovi convogli a levitazione magnetica (Maglev) vanno a colmare il gap tra i treni ad alta velocità (velocità massima 350 km/h) e gli aerei di linea (800-900 km/h). Piazzata benissimo la Francia, con i suoi TGV; ma anche i nostri tricolore fanno bella figura, e non da oggi. Come dimenticare il Pendolino, sostituito dai più moderni Frecciarossa?
L’Alta Velocità ha ridisegnato il paese: da Milano a Bologna basta un’ora, ne servono due per andare a Venezia, tre e mezzo per andare dal capoluogo lombardo a Roma, sei a Napoli. Il Sud, purtroppo, è ancora solo marginalmente toccato da questa rivoluzione. Il problema per il futuro? Non esiste ancora una vera integrazione ferroviaria europea, con orari coordinati. I paesi, e le aziende, sone gelosi. Un peccato, e un nodo da affrontare se si vuole ridurre le emissioni. E perché no, riprendersi il gusto di viaggiare assaporando il panorama. In treno si può. Ecco, qui di seguito, i treni più veloci del mondo.
Source link
www.wired.it
2022-03-27 05:00:00