L’impatto che il conflitto tra Russia e Ucraina sta avendo sul vecchio continente è notevole. In questi mesi, preoccupata che i criminali possano sfruttare le vulnerabilità delle infrastrutture che trasmettono dati globali, l’Unione Europea sta progettando un cavo internet sottomarino verso le Georgia che possa ridurre “la dipendenza della regione dalla connettività terrestre in fibra ottica che transita attraverso la Russia“. Il cavo, il cui costo di realizzazione dovrebbe aggirarsi attorno ai 45 milioni di euro, collegherà infatti gli stati membri della Ue alla Georgia, attraversando le acque del Mar Nero per ben 1100 km. Un progetto ambizioso, che le due parti avevano già messo a punto nel 2021, con il chiaro obiettivo di migliorare la connettività digitale del paese caucasico. Ma la guerra in Ucraina ha dato una spinta importante al piano della Ue, dato il rischio sempre più diffuso di affidarsi a “connessioni che non sono sicure o stabili”.
In questi mesi i cavi internet sono stati al centro delle preoccupazioni globali sullo spionaggio, dato che sia le linee terrestri sia le stazioni in cui i cavi sottomarini arrivano a terra sono considerati bersagli facili per governi, cybercriminali e ladri. Al tempo stesso, anche i cavi e le strutture sottomarine possono essere facilmente attaccati da malintenzionati, come dimostrano i due tagliati al largo delle coste della Norvegia nel 2021 e nel 2022. A questa preoccupazione generale c’è da aggiungere il fatto che la Russia è al centro di una rotta attraverso la quale i pacchetti di dati si muovono tra l’Asia e l’Europa, oltre a essere una parte importante della connettività in alcune zone dell’Asia e del Caucaso. E questo ben spiega il perché l’Unione Europea sia tanto preoccupata riguardo ad un’eccessiva dipendenza della sua connettività dalla Russia.
Ma il progetto del cavo internet sottomarino della Ue non è il solo a riguardare il Mar Nero. Secondo alcune fonti, anche Vodafone sta lavorando a qualcosa di simile. Il progetto, chiamato Kardessa, collegherebbe l’Ucraina alla Bulgaria, alla Turchia e alla Georgia, per poi continuare sottoterra fino all’Armenia, al Kazakistan e poi all’Asia. “Servono quanti più percorsi possibili nei punti chiave di vulnerabilità – ha dichiarato una fonte vicino all’azienda al Financial Times – E la Russia è uno di questi, a causa della situazione politica in questo momento”.
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di Chiara Crescenzi www.wired.it 2023-05-16 14:34:06 ,