«Il Covid è una truffa»- Corriere.it

Terzo polo di nuovo nel mirino per post sui social del passato. Il caso riguarda il consigliere comunale di Pulsano (Taranto), Angelo Di Lena, candidato con Azione-Italia viva nell’uninominale Puglia 08 della Camera. Nell’aprile 2020 scrisse infatti che il Covid era una truffa. Più precisamente: «Quella del Coronavirus è una grande truffa. Si tratta di un’epidemia dichiarata che non miete – come le vere epidemie – masse indistinte di persone, ma che invece uccide in massa i diritti di libertà e la dignità di tutti». E poi, come ha scoperto Open fondato da Enrico Mentana: tutti i decessi che ci sono stati non sarebbero stati altro che «strumentalizzati dal governo e dagli organi di propaganda tutti allineati, spaventati e agli ordini del terrorismo sanitario». Quanto divulgato allora da Di Lena è stato successivamente tolto dal suo profilo, ma è stato riportato su Twitter da Ultimora.net –Politics. Di Lena, molto attivo sui social, ne ha pubblicati poi altri con riferimenti alla dittatura. In uno del 6 giugno scorso, ha riportato: «In ogni dittatura un solo uomo che continua a pensare con la propria testa mette in pericolo l’ordine pubblico».

Di Lena, 38 anni, consigliere comunale dal 2018 eletto in una lista civica, si è iscritto a Italia viva alcuni mesi fa, dopo essersi candidato alle ultime regionali pugliesi (senza venire eletto) a sostegno di Ivan Scalfarotto. In precedenza aveva avuto un breve periodo di militanza nella Lega di Matteo Salvini. Il suo caso scoppia dopo quelli di Stefania Modestino D’Angelo, docente di italiano, candidata nel listino plurinominale di Caserta, e di Guido Garau, filosofo e giornalista, che corre nel proporzionale in Sardegna, a proposito dei loro post «filo Putin» (da parte di D’Angelo) e contro Draghi (da parte di Garau).