Il presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha appena firmato il decreto per l’abbattimento dell’orso M90 che alla fine di gennaio seguì una coppia di fidanzati in Val di Sole dopo il parere favorevole di Ispra: “È pericoloso”.
L’orso M90 in una delle sue incursioni in città
Via libera all’abbattimento dell‘orso M90 in Trentino. Dopo il parere favorevole di Ispra, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato il decreto che autorizza, “previo riconoscimento“, l’operazione.
Nessuna cattura e detenzione al centro di recupero fauna alpina del Casteller per il plantigrado che domenica scorsa, a fine gennaio, ha inseguito per circa 800 metri una coppia di fidanzati 30enni in passeggiata lungo la strada forestale sopra l’abitato di Ortisè, nel territorio comunale di Mezzana, in val di Sole, prima di essere messo in fuga dal rumore di alcune moto in arrivo.
Con il parere favorevole dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che ha esaminato la storia dell’orso, considerato “confidente” e dunque problematico, indicando all’amministrazione la possibilità della cattura o della rimozione, si è scelto infine l’abbattimento. Le valutazioni di Ispra si sono attenute al regolamento Pacobace: l’orso ha mostrato un comportamento configurato come n.16 (orso segue intenzionalmente persone) e in passato aveva anche mostrato comportamento di categoria 13 (ripetutamente segnalato in centro residenziale).
Nel decreto appena firmato, Fugatti ha elencato gli episodi, circa una dozzina in totale, che hanno coinvolto M90, rendendo l’orso – secondo la Provincia – pericoloso: “Dalla notte tra il 14 settembre 2023 e il 15 settembre, nella quale l’esemplare è stato radiocollarato a seguito della sua eccessiva confidenza e frequentazione delle aree urbane e periurbane, e fino al 28 gennaio è stato possibile documentare gli atteggiamenti di M90 per i quali il Pacobace suggerisce la rimozione”. Il plantigrado in almeno tre casi, si legge, “ha seguito intenzionalmente delle persone“.
Dunque, “il possibile, concreto e latente rischio rappresentato dal permanere di M90 in natura appare evitabile solo con la sua rapida rimozione dall’ambiente naturale”, conclude il decreto che dunque autorizza “il prelievo dell’orso bruno M90 tramite uccisione“.
Questo non è il primo decreto firmato da Fugatti volto all’abbattimento degli orsi in Trentino. Oltre che sull’orsa Jj4, che lo scorso aprile aveva ucciso il runner Andrea Papi, la cui ordinanza fu sospesa dal Tar, il governatore della provincia autonoma firmò l’ordinanza per l’uccisione dell’orso Mj5, ritenuto responsabile del ferimento del 39enne Alessandro Cicolini lo scorso 5 marzo in Val di Rabbi. E infine anche dell’orsa F36, identificata come la responsabile dell’aggressione del 30 luglio in località Mandrel ai danni di due giovani.
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di Ida Artiaco
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2024-02-06 14:00:54 ,