I dati estratti da una scatola nera dell’aereo della compagnia aerea China Eastern precipitato in picchiata nella Cina meridionale lo scorso 21 marzo suggeriscono che il disastro sia stato causato intenzionalmente da qualcuno che si trovava nella cabina di pilotaggio. Lo racconta un articolo del Wall Street Journal, che ha parlato con alcune persone vicine all’indagine preliminare condotta negli Stati Uniti – le autorità cinesi che stanno cercando di scoprire cosa sia successo hanno chiesto una collaborazione da parte americana dato che l’aereo era un modello di Boeing, che è un’azienda statunitense.
Nel disastro erano morte 132 persone, tutte quelle che si trovavano a bordo.
Una persona coinvolta nelle indagini nella squadra americana ha detto a Reuters che dopo che le prime analisi sui resti dell’aereo non avevano riscontrato prove di malfunzionamenti, si è cominciato a indagare sulle azioni compiute dall’equipaggio. L’attenzione degli investigatori ora potrebbe rivolgersi ai tre piloti presenti sull’aereo. Per il momento non si può escludere che qualcun altro sia entrato nella cabina di pilotaggio per farlo precipitare, ma a marzo China Eastern aveva praticamente detto di aver escluso questa possibilità, dato che dall’aereo non erano arrivati messaggi di allarme o richieste d’aiuto.
Il volo MU5735 era partito da Kunming, il capoluogo dello Yunnan, ed era diretto verso Guangzhou, importante città portuale a nord-ovest di Hong Kong, dove sarebbe dovuto arrivare circa un’ora e mezza dopo. L’aereo aveva però iniziato a perdere velocemente quota dopo poco meno di un’ora di volo, schiantandosi in un’area montuosa vicino a Wuzhou, nel Guanxi. China Eastern ha fatto sapere che il capitano aveva un’esperienza di 6.709 ore di volo, mentre gli altri due ufficiali in cabina di pilotaggio avevano volato rispettivamente per 31.769 ore e per 556 ore. Nella loro carriera non avevano avuto particolari problemi e lavoravano già da qualche tempo per la compagnia aerea.
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2022-05-17 19:57:40 ,