Con l’arrivo dell’estate (anzi in alcuni casi anche con qualche settimana di anticipo), antizanzare e dopopuntura sono tornati a far parte della dotazione obbligatoria di ciascuno. E dai gel alle erbe agli sticker all’ammoniaca, tendenzialmente chi è particolarmente amato dalle zanzare le ha già provate tutte per lenire il prurito e sgonfiare le fastidiose punture degli insetti estivi.
E se dal punto di vista della prevenzione alcune soluzioni sono migliori di altre per respingere gli attacchi dei fastidiosi insetti, per chi è già stato punto una possibile risposta è offerta da quel che viene presentato come un dopopuntura tecnologico: la società tedesca Beurer ha riproposto anche per il 2023 il suo trio composto da BR 10, BR 60 e BR 90 che sfruttano il potere curativo del calore applicato subito dopo il “morso” per evitare di trasformare la pelle in un campo minato. Il funzionamento dei tra gadget è lo stesso, ma il costo e la destinazione d’uso di ciascuno sono leggermente differenti.
Come funziona il dopopuntura tech
I tre gadget sono basati su una piccola piastra riscaldante in ceramica della circonferenza di pochi millimetri, che va applicata sulla puntura appena viene percepita; nel resto del rispositivo, decisamente tascabile, riposano le componenti per il funzionamento e la batteria in una comoda scocca che facilita l’impugnatura. L’idea è di applicare la piastra a stretto contatto con la pelle seguendo uno di due programmi: 6 secondi o 3 secondi per chi ha la pelle più sensibile.
Una volta terminato il trattamento, il dispositivo emette un segnale acustico, l’anello luminoso led si spegne e il calore viene sospeso per evitare qualsiasi problema. Beurer promette di combattere il rigonfiamento e anche la sensazione di prurito persistente che può rovinare il riposo, ma anche picnic oppure una cena all’aperto.
Per quel che riguarda la compatibilità, il gruppo riferisce che il suo trittico di gadget può essere utilizzato per lenire la sensazine di prurito, fastidio o bruciore derivante anche da punture di tafani, api, vespe, e altri insetti.
Dopopuntura Beurer Br 60
È il modello standard tra i tre offerti dal produttore tedesco. Grande 99,8 x 3,5 x 1,9 centimetri, si infila facilmente in tasca anche se probabilmente è più pratico da trasportare in una borsa o in un marsupio. In viaggio si può portare tranquillamente in qualunque zaino, estraendolo quando c’è bisogno. Il prurito ovviamente non scompare per magia – avverte Beurer: il riscaldamento della lesione aiuta soltanto a velocizzarne la guarigione e a dare una sensazione di sollievo dal fastidio.
Dopopuntura Beurer Br 10
La versione denominata BR 10 è la più compatta e tascabile del gruppo. Grande appena 8,6 x 3,5 x 2,5 centimetri, è più facile da portare in tasca e prevede l’aggancio a un moschettone che permette di appendere il gadget anche fuori da pantaloni o zaino. Purtroppo l’unico programma previsto è quello per le pelli sensibili, da 3 secondi. Il prezzo minore rispecchia le differenze in dimensioni e funzionalità offerte.
Dopopuntura Beurer Br 90
La versione superiore BR 90 è identica a BR 60 per la presenza dei due programmi di trattamento, ma si differenzia dalle altre per le dimensioni maggiori (10,1 x 3,6 x 2,0 centimetri) e per la presenza di una piccola torcia led incorporata che rende il prodotto più adatto all’uso di notte o in condizioni di luce ambientale scarsa. La luce permette infatti di puntare la piastra in ceramica esattamente dove necessario al primo colpo; il prezzo è maggiore, anche se non di troppo.
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di Diego Barbera www.wired.it 2023-06-25 04:00:00 ,