Gli ultimi due episodi della quarta stagione di Stranger Things hanno preparato la strada alla quinta stagione, quella finale, che dovrebbe approdare su Netflix alla fine del 2023. Abbastanza lunghe e dense, le puntate ospitano la più importante non-battaglia andata in onda finora, quella tra Undi e Vecna.
Lo scontro
Avevamo parlato dei primi otto episodi qui e di quello che ci aspettavamo di vedere dal gran finale. Il protagonista è quindi Vecna, un tempo il primo bambino dotato di poteri sovrumani entrato a far parte del programma di sperimentazione di Martin Brenner e poi trasformato nel terribile mostro che ha atterrito la cittadina di Hawkins in questa quarta stagione. Quest’ultimo ha aperto una crepa tra il mondo reale e il Sottosopra ed è riuscito a portare a compimento la prima fase del suo piano per governare il mondo. Il team di amici ha cercato di batterlo e indebolirlo non senza vittime: Max è stata miracolosamente riportata in vita da Undici ma è finita comunque in coma e Eddie, si è sacrificato per i suoi compagni dandosi in pasto ai pipistrelli carnivori del Sottosopra. Vecna sembra infatti invincibile, si è adattato all’ambiente del Sottosopra, si nutre di questo e, non meno importante, ne è il creatore. Henry/Uno ha infatti svelato di aver trasformato un ammasso di particelle informi presenti nel Sottosopra nel Mind Flayer, l’essere che Will aveva visto quando era rimasto imprigionato nel Sottosopra nella prima stagione. Il Mind Flayer non è altro che un’emissione di Vecna, con la forma di un ragno, creatura cara a Henry fin da bambino. Questo è però solo uno degli enigmi che restano da svelare, che si spera verranno risolti nell’ultima stagione della serie.

Ma è tutto così perfetto?
Se c’è una nota negativa del finale non finale di questa quarta stagione, è sicuramente la lentezza narrativa. La puntata che precede l’epilogo si trascina per più di novanta minuti di dialoghi stazionari, durante i quali sono pochi gli eventi degni di nota. C’è piuttosto molto sentimentalismo, momenti dedicati a dichiarazioni scontate e forse poco calzanti. La trama poteva essere asciugata un po’ a favore di una fluidità maggiore che non avrebbe influito sulla caratterizzazione dei personaggi (giù ampiamente conosciuti) né sulla narrazione. Era fisiologico che il finale della quarta stagione non avrebbe potuto essere quello vero, ma meno retorica e più coraggio narrativo, sarebbero state più apprezzate da un’orda di fruitori che hanno tanto atteso e che ora aspetteranno almeno un altro anno prima del gran, stavolta reale, finale.
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di Francesca Caputo
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2022-07-21 10:23:00 ,