Questo ragionamento Dyson non solo lo spiega a voce, nel suo ufficio d’angolo tutto vetri all’interno della sede di Malmesbury, nel pieno dell’Inghilterra rurale a due ore da Londra. Ma lo scrive anche e molto chiaramente nella sua autobiografia appena uscita anche in italiano, Invention – La mia storia. La seconda che scrive (nella prima aveva 50 anni, adesso ne ha compiuti 75) e in un certo senso la più ricca e interessante, perché racconta oltre alla sua storia personale anche le sfide e il contesto di un mondo nel quale l’ingegnosità di un giovane studente di architettura al Royal College nei primi anni Sessanta e poi designer industriale e ingegnere è riuscita a diventare l’intraprendenza di un imprenditore di successo. Il gruppo Dyson ha interessi tra i più diversi, come mostra anche l’eclettico campus di Malmesbury con un jet Harrier a decollo verticale in mostra davanti all’entrata e un altro in sala mensa (un vecchio BAC Lightning, il primo caccia supersonico britannico degli anni sessanta) ma anche una Mini Morris “segata in due” per mostrare l’interno di un altro oggetto di design industriale che Dyson ha amato, assieme alla Citroën 2CV e allo “Squalo“ DS.
Le aziende create da Dyson sono localizzate nel Regno Unito, a Singapore e in Malesia e spaziano dalla ricerca e produzione di elettrodomestici al settore agricolo passando per l’università Dyson, la Dyson Foundation, i premi, le scholarship, le attività di ricerca su batterie, motori elettrici, aerodinamica, sino alla robotica. Il tutto ruota però attorno a due concetti: la curiosità di chi non ha ancora esperienza e il significato del termine imprenditore.
L’imprenditore e gli affari
Quest’ultimo è legato al significato della parole in inglese . “Per me il vero significato della parola “entrepreneur”, imprenditore in inglese – spiega da dietro la sua doppia mascherina sir James, lasciando vedere solo la zazzera bianca e due occhi di un colore blu intenso – è quello originalmente francese: non l’industriale che accumula soldi bensì la persona che si impegna a costruire qualcosa. Un architetto e costruttore. Mi piace questa definizione rispetto a quella di invece cerca di fare soldi: non è quella l’idea”. Casomai, viene da dire, la conseguenza.
Per Dyson, che è la seconda più ricca persona del Regno Unito, l’obiettivo è trovare soluzioni a problemi, avere delle idee e migliorarle costantemente portandole a maturazione. Tutto basato su verifiche personali, esperimenti scientifici ripetuti nel tempo, in un costante e operoso “fare” che si svolge in decine di laboratori attrezzati non solo per costruire cose nuove ma anche per costruire gli strumenti necessari a costruire le cose nuove. Il vero sogno di qualsiasi ragazzina e ragazzino che partecipi a una science fair.
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di Antonio Dini www.wired.it 2022-05-25 12:54:21 ,