C’è uno di quei gialli, a Bologna, che in città non si parla d’altro, anche se senza farsi sentire troppo, quasi sottovoce e solo in certe case e in certi ambienti di una buona borghesia, perché la storia è grossa davvero.
Il dottor Giampaolo Amato, di anni sessantaquattro, stimato oculista all’Ausl e all’Ospedale Maggiore e già medico sportivo della Pallacanestro Virtus che a Bologna conta quasi come le Due Torri, è in carcere dall’8 aprile scorso con l’accusa di avere ucciso, avvelenandola con un mix di farmaci, la moglie Isabella Linsalata, di anni sessantadue, anch’ella medico, ginecologa.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-08-16 22:01:00 ,bologna.repubblica.it