di Diego Barbera
La Francia si muove contro l’invasione dei termini inglesi nel mondo dei videogiochi e, per preservare la purezza della lingua francese, arriva il bando per i dipendenti statali nei documenti ufficiali all’uso di anglicismi come streamer, esports o cloud gaming in favore di soluzioni autoctone come rispettivamente joueur-animateur en direct, jeu video de competition e jeu video en nuage. È stata pubblicata una comunicazione ufficiale del Ministero della Cultura in collaborazione con Commissione per l’arricchimento della lingua francese con l’obbligo di utilizzare termini nella lingua madre, al fine di combattere quella che viene definita come “una barriera per la diffusione e la comprensione da parte dei non praticanti”. A supporto dell’iniziativa è stata pubblicata anche una lista di espressioni consigliate sulla Gazzetta Ufficiale, o meglio dire sul Journal Officiel.
Solamente lo scorso febbraio la prestigiosa Académie Française si era esposta ammonendo che l’attuale “degrado linguistico” fosse un’eventualità da non prendere come ormai inevitabile, ma al contrario da combattere utilizzando i termini della lingua francese, evitando soluzioni come per esempio il brand Ouigo da pronunciare “we go” della società ferroviaria transalpina Sncf oppure continuare a utilizzare termini esotici come big data o drive-in. A quanto pare, però, ci sono settori come quello videoludico dove gli odiati termini che giungono da oltre-Manica sono ancora numerosi e ormai profondamente utilizzati.
Una situazione da bloccare subito e così sul Journal Officiel sono apparse le espressioni da utilizzare in sostituzione dei termini inglesi, come joueur professionnel invece che pro-gamer, joueur-animateur en direct invece che streamer, jeu video en nuage invece che cloud gaming oppure ancora jeu video de competition invece che eSports. Una scelta non certo sintetica, ma altamente patriottica, d’altra parte è ancora molto comune leggere sui manuali francesi termini come télécharger invece che download oppure ordinateur invece che computer.
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www.wired.it
2022-06-01 08:04:01