Speranze al lumicino per salvare i 322 posti di lavoro alla Whirlpool di Napoli che presto potrebbero trovarsi a scegliere fra un buon servito di 85.000 euro (incentivo all’esodo) o fare le valigie e trasferirsi in provincia di Varese nel sito di Cassinetta di Briadronno. La multinazionale americana, dicono i sindacati “ha ssconfitto la porta in faccia a sindacati e Governo” alle 3 di notte e ha confermato “la procedura di licenziamento collettivo”. Le lettere di licenziamento però non partiranno fino a venerdì 22 ottobre grazie al fatto che la società si è così impegnata con il Tribunale di Napoli, impegno ribadito al termine dell’incontro. Ora un nuovo incontro è previsto per martedì 19 ottobre, ma a meno di ripensamenti, la posizione dell’azienda è alquanto definitiva. “Pur riconoscendo gli sforzi profusi dal Governo e dalle Regioni per trovare una soluzione idonea per consentire una nuova missione industriale al sito di Napoli” la società, considera “i progetti presentati ancora in una fase non compatibile con le esigenze tempistiche espresse dalla Società” si legge nella nota diffusa dalla Whirlpool. L’unico tempo che concesso è quello per proseguire nella trattativa per la cessione dell’asset di Napoli, ma senza continuare a pagare gli stipendi dei lavoratori. Questi – secondo il piano predisposto dal Governo – dovrebbero essere assorbiti da un consorzio di aziende per la mobilità sostenibile al quale parteciperà anche Invitalia. La società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia si è detta pronta a presentare entro il 15 dicembre il Consorzio “di primarie aziende nazionali e internazionali” e il Piano industriale. Ma, al momento, Whirlpool, “ha negato la possibilità di una proroga per il prolungamento della procedura di licenziamento di 59 giorni, tempo necessario per poter valutare il passaggio dei lavoratori nel progetto “hub mobilità” su cui il Ministero dello Sviluppo Economico sta lavorando dal 6 agosto scorso” dicono dalla Fim-Cisl. “Un comportamento irresponsabile” hanno stigmatizzato dalla Fiom-Cgil Dalla Uilm si punta il dito sul comportamento poco diligente dei ministri Andrea Orlando e Giancarlo Giorgetti che “nonostante la gravità della situazione, hanno limitato la loro partecipazione al tavolo di trattativa ad un breve collegamento online. Il Governo – dicono dalla Uilm – deve finalmente dimostrare di avere la capacità o la volontà di influire sulle vertenze occupazionali”. Dalla parte dei 322 si schiera il sindaco di Napoli De Magistris: “Sono donne uomini competenti, bravi e pieni di dignità, orgoglio di una classe operaia che la politica troppo spesso ha utilizzato e poi abbandonato. Le lavoratrici e i lavoratori della Whirpool sono stati ingannati e abbandonati, da industriali senza scrupoli e politici parolai”.
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2021-10-16 14:24:56 ,