Author: Germana Bevilacqua
Data : 2023-10-20 16:44:25
Dominio: www.perizona.it
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Si intitola “Il mondo al contrario” il chiacchieratissimo libro del generale Roberto Vannacci. Il testo è stato inserito all’interno del percorso didattico di una quinta liceo scientifico. E’ successo a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi. Nulla di strano se il testo in questione non avesse già sollevato un gran polverone per i suoi contenuti ritenuti xenofobi, razzisti e omotransfobici. Il libro del generale riporta tesi discutibili, come quella sui cambiamenti climatici che imputa alle persone meno abbienti. A suo dire, sarebbero “povertà e sottosviluppo a produrre più di ogni altro l’inquinamento”.
Le frasi contro gli omosessuali e le accuse alle lobby gay internazionali
Agli onori della cronaca è balzato anche il paragrafo in cui scrive testualmente: “Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione! La normalità è l’eterosessualità. Se a voi tutto sembra normale, invece, è colpa delle trame delle lobby gay internazionali”. Queste ultime avrebbero anche la colpa di avere inibito l’uso di termini presenti nella lingua italiana “termini che fino a pochi anni fa non erano nei nostri dizionari: pederasta, invertito, fr*cio, ricchi*ne, buliccio, femminiello, bardassa, caghineri, cupio, buggerone, checca, omofilo, uranista, culatt*ne che sono ormai termini da tribunale”.
La professoressa: “Per prendere le distanze da un libro bisogna leggerlo”
Il libro del generale non è certo un manuale di buoni principi e buoni sentimenti, ma secondo la preside dell’istituto, Giuseppina Pagano, sarebbe formativo. La dirigente scolastica ha risposto alle critiche attraverso alcune dichiarazioni rilasciate all’Ansa. “Non so davvero il problema dove sia – ha esordito – Si tratta dell’iniziativa di una docente nell’ambito di un percorso di educazione civica sullo sviluppo del pensiero critico. Non c’è stato alcun invito ad acquistare il libro che alcuni alunni avevano già in pdf”. “Come dice la professoressa che ha avuto l’idea – ha spiegato la preside – per prendere le distanze da un libro bisogna leggerlo”. Giuseppina Pagano ritiene che non si possa mettere la testa sotto la sabbia e far finta che queste cose non accadano: “E’ meglio se riusciamo a interagire con loro, a provocare un dibattito controllato e critico, trattando diversi punti di vista”.
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La preside: “La nostra scuola si è sempre distinta per iniziative contro la discriminazione”
“Il lavoro è fatto per stimolare liberamente il pensiero dei ragazzi – ha continuato la preside -. Devono affrontare l’esame di Stato, sono abbastanza grandi ed è giusto che all’interno della scuola si faccia un percorso del genere. Non si lasciano i ragazzi soli, alla mercé di quello che accade sui social e a livello mediatico. Anzi si danno loro strumenti in più per poterli affrontare nel modo giusto”. La preside ha assicurato che nessun genitore ha trovato fuori luogo la scelta dell’approfondimento del testo in questione. Il confronto su questo genere di testo rientra “nel lavoro sulla verifica delle fonti, anzi sul metterle in discussione perché le fonti di questo libro a volte non sono attendibili; ma anche sul come è stato scritto il libro e sulle idee che propone”. La dirigente scolastica ha infine sottolineato che “la nostra scuola si è sempre distinta per iniziative contro la discriminazione, a favore dei diritti dei migranti, quindi in tutt’altro verso rispetto alle idee di quel libro”. “Il libro di Vannacci tra i testi di educazione civica perchè sviluppa il pensiero critico. Appena finita la lezione, ‘sta classe…volevano invadere la Corsica”, ha ironizzato stamani Rosario Fiorello ad “attendendo Viva Rai2!”.
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Germana Bevilacqua , 2023-10-20 16:44:25 ,