Assomiglia a un pangolino, l’unico mammifero completamente ricoperto da squame dure. È il nuovo robot, di soli due centimetri, capace di cambiare forma e produrre calore. A svilupparlo sono stati i ricercatori del Max Planck Institute, secondo cui il mini robot potrebbe rappresentare uno strumento pregiato per fermare un’emorragia, trasportare e rilasciare farmaci in parti del corpo solitamente difficili da raggiungere, come per esempio le arterie, e, infine, uccidere le cellule tumorali. Il prototipo è stato presentato in uno studio appena pubblicato su Nature Communications.
Per progettare il robot, i ricercatori si sono ispirati al pangolino e alla sua strabiliante capacità di rannicchiarsi in brevissimo tempo. È dotato, infatti, di una struttura unica e flessibile, ossia di piastre di alluminio sovrapposte su un materiale magnetico più morbido. Per riuscire a farlo muovere, così come cambiare forma e generare calore, il team ha diretto campi magnetici sulla parti metalliche del robot. Il cambiamento di frequenza di questi campi, quindi, ha permesso al robot di adattare la sua forma, ossia arrotolarsi e consentire lo spostamento avanti o indietro. Inoltre, quando il robot è stato esposto ad alte frequenze, si è riscaldato fino a raggiungere una temperatura di circa 70°C.
Cosa può (e potrebbe) fare
Da qui, i ricercatori hanno testato le potenzialità del robot, come la consegna di farmaci all’interno del corpo. In un esperimento, hanno utilizzato il suo calore per riuscire a trasportare un farmaco all’interno di uno stomaco artificiale. In particolare hanno attaccato un frammento di materiale gommoso al robot per simulare la capsula di una ipotetica medicina e hanno osservato che l’adesivo che hanno usato si è dissolto quando il robot si è riscaldato, riuscendo così a depositare il medicinale. Il team, inoltre, ha dimostrato la capacità del robot di fermare un’emorragia servendosi questa volta dello stomaco di un animale. Hanno simulato il sanguinamento pompando il sangue con una siringa attraverso un piccolo taglio e hanno osservato che il robot si è allungato, adagiandosi sulla ferita e riscaldandola per favorire la coagulazione del sangue.
Sebbene precedenti robot con corpi morbidi abbiano già dato risultati promettenti, come spiega l’autore dello studio Ren Hao Soon, l’aggiunta di elementi metallici in questo nuovo robot potrebbe renderlo ancora più utile. Per esempio, potrebbe essere usato anche contro i tumori. Come spiega al New Scientist Jake Abbott, ricercatore alla University of Utah, potrebbe essere utilizzato per uccidere le cellule tumorali in modo mirato. “Potresti aumentare la temperatura del robot al di sopra di un livello non sicuro e tenerlo in posizione per alcuni minuti, e questo può uccidere le cellule tumorali”, commenta l’esperto. “Il corpo umano è molto sensibile alla temperatura”.
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di Marta Musso www.wired.it 2023-06-21 10:23:40 ,