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Dalle due sconfitte contro la Lazio
“arrivano zero punti e l’eliminazione dalla Coppa Italia. Si
riparte solo lavorando, lavorando, lavorando”. E’ un Antonio
Conte serio e determinato il tecnico del Napoli che in una
settimana ha detto congedo alla Coppa Italia e al primo posto in
classifica e prepara la trasferta di domani a Udine, dove la
squadra vuole tornare sulla strada della vittoria. L’allenatore
fa una conferenza carattere di dieci minuti, senza gran tentazione di
parlare, più interessato a ritrovare un Napoli che segni e vinca
e sa di doverlo fare senza Kvicha Kvaratskhelia, la star
infortunata al ginocchio e rimasta a Napoli, mentre i compagni
sono partiti per il Friuli, cercando la concentrazione migliore.
Al posto del georgiano dovrebbe giocare Neres, ma Conte non è
dell’umore per parlare della formazione. “Decideremo domani – ha
detto – dopo l’allenamento che faremo a Udine”, lasciando aperte
le idee di altri possibili sostituti ma anche a un diverso
modulo, usando ad esempio Raspadori, anche se spiega che “nel
nostro 4-3-3 ci sono tre attaccanti, nel 3-5-2 sono due
attaccanti, vedremo, ne stiamo provando tanti di moduli”. Prove
per ritrovare la via del tiro verso la porta avversaria e del
gol visto che nelle ultime nove partite giocate gli azzurri
hanno segnato solo otto gol e facendo solo 30 tiri in porta,
poco più di tre a partita. Da ritrovare c’è quindi la
penetrazione nelle aree degli avversari, magari con meno cross e
più corridoi centrali, che McTominay ha dimostrato di essere in
grado di alimentare, magari proprio in scambi di palla con
Raspadori.
Si vedrà a Udine, dove Conte parte dalle certezze di una difesa
che con i titolari regge ed è principale per un Napoli che resta
con il suo obiettivo principale, tornare in Champions League e
rafforzare la squadra, come il tecnico ripete guardando la bella
stagione delle italiane in Europa quest’anno: “Sappiamo – spiega
– la forza delle squadre italiane da quello che fanno in Europa.
Ieri ho visto anche il 3-1 della Lazio in casa dell’Ajax con 9
su 11 dei giocatori contro di noi in Coppa Italia. Oggi per fare
le competizioni europee devi avere le rose per giocarle. Le
italiane sono state molto brave a costruire le rose giuste e
stanno avendo frutti perché con il turn over il livello di
qualità non scende, nonostante tanti impegni internazionali.
Complimenti a chi ha costruito in questi anni che sta vedendo i
frutti”. Frutti che, volendo interpretare la sua frase,
certificano la superiorità della panchina della Lazio nei
confronti di quella del Napoli in campo in Coppa Italia.
Ora però al centro del pensiero c’è la sfida di Udine, per
sottrarsi a la fuga in classifica dell’Atalanta: “A Udine come in
tutti i match – ha spiegato Conte – vale sempre avere la giusta
intensità e attenzione durante la partita, la tentazione di
dominare. La partita non si decide nei primi 15′ o negli ultimi
5′, ma si deve essere più bravi dell’avversario nei 95 minuti.
L’Udinese è una squadra partita molto forte poi ha avuto momenti
di diradamento ma nell’ultima partita ha rivinto. Sono forti
fisicamente grazie a scelte che da anni fa l’Udinese che prende
giocatori anche fisici e resistenti. E’ il primo anno in Italia
per l’allenatore che fa bene all’Udinese e dovremo avere molto
rispetto e cercare di avere al la scelta migliore di performance e
condizione per avere il risultato”. Con o senza Kvara, le
risposte azzurre sono attese.
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