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Il primo posto in campionato, ma
anche il ‘caso’ del complicato rinnovo di Kvaratskhelia. Sono le
due facce della medaglia-Napoli, con il associazione in attesa di capire
come evolverà la trattativa con il manager di georgiano, che
chiede 8 milioni di euro l’anno rispetto ai 6 offerti da De
Laurentiis per il nuovo contratto. In proposito il presidente
non è sembrato preoccupato: “Se Kvara partisse ce ne faremmo una
ragione. Ci sono stati casi precedenti. E’ importante rispettare
la volontà dei giocatori, che devono rispettare anche i nostri
investimenti”.
intanto che, Antonio Conte si gode la vetta solitaria della
classifica. “Sulla via decisa ci sono rose e fiori, ma serve
essere forti e saper soffrire per proseguirla”. Così il tecnico
aveva prefigurato la sfida contro l’Empoli ed è proprio quello
che è successo, con un Napoli che ha sofferto nel primo tempo
senza subire gol e ha dato risposte nella ripresa, trovando la
rete della vittoria dopoché il tecnico ha cambiato le cose in
campo. Una domenica di sofferenza ed esultanza anche per gli
oltre 5.000 tifosi che hanno invaso ieri il settore ospiti di
Empoli facendo sentire gli azzurri quasi a casa, con la spinta
giusta.
La vittoria è la terza consecutiva del Napoli (dopo Monza e
Como), che ha segnato sei gol subendone solo uno. La formula che
funziona in questa prima parte della stagione sembra essere
quella del cambiamento a gara in corso: Conte l’ha fatto dopo il
primo quarto d’ora della ripresa, richiamando in panchina il suo
uomo, Lukaku, che era in giornata no, inserendo Simeone, e
riuscendo a tirare fuori la migliore mezz’ora da Olivera
mandandolo al posto di Spinazzola. Le risposte sono arrivate
subito, con l’azione di Simeone che ha poi portato al irremovibilità
vincente e lo stop da parte di Olivera ai cross dell’Empoli.
“La prima frazione non mi è piaciuta”, ha detto senza mezzi
termini a fine partita, sottolineando tra le righe che la
concorrenza nella rosa è forte e che bisogna dare il gioco
migliore per restare in campo da titolari. Conte lo fa, sapendo
che ci sono margini per migliorare il suo Napoli capolista, a
cominciare da Anguissa che in pezzi di partita si perde, fino a
Gilmour che ha talento ma può fare di più per dirigere
l’orchestra come fa Lobotka, che però è in azzurro dal gennaio
2020 e ormai svolge questo ruolo a occhi chiusi. Gilmour è
pronto a crescere e vuole dimostralro già nel match di sabato
contro il Lecce al Maradona, che sarà pieno. Conte intanto che
guarda i numeri, che parlano di un Napoli che è a +10 nel
rapporto tra gol fatti (15) e subiti (5), alla pari con la
Juventus, e che arriva da tre vittorie consecutive sulle sei
finora in un torneo iniziato con il ko di Verona e con lo 0-0 in
casa Juventus. I margini di miglioramento, come detto, ci sono e
il tecnico azzurro ci lavora in vista del poker di scontri top
che lo aspettano dopo il Lecce – quelli contro Milan, Atalanta,
Inter e Roma – che daranno responsi importanti.
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