«L’esortazione apostolica Laudate Deum è un intervento estremamente necessario visto che i governi se ne infischiano del cambiamento climatico e che la voce di quelli che sostengono l’importanza di combatterlo è una voce che grida nel deserto». Lo sostiene il premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi in un intervento su La Stampa . Lo scienziato passa in disamina i passaggi che ritiene più rilevanti del testo di Papa Francesco. «È sotto gli occhi di tutti che i poveri soffrono degli effetti del cambiamento climatico molto più dei ricchi. Si stima che l’anno scorso in Italia ci siano stati diciottomila morti dovuti alle ondate di caldo e probabilmente quest’anno ne avremo più di ventimila, il doppio circa dei morti da Covid».
L’Africa
Secondo Parisi «bloccare il cambiamento climatico con successo richiede uno sforzo mostruoso da parte di tutti. È un’operazione che ha costi colossali, non solo finanziari e sociali, con ripercussioni che incidono sulle nostre esistenze. Il Papa sottolinea bene che in qualche modo bisogna procedere in maniera equa e solidale tra tutti i Paesi». Il Nobel dice che «l’Africa è spesso citata nel documento come un continente con tantissimi problemi. Ritengo che proprio qui si veda il fallimento degli sforzi di combattere il cambiamento climatico. In Africa c’è tantissimo sole e i pannelli solari sarebbero estremamente efficienti, ma non ci sono le risorse per passare massicciamente al solare ed esportare l’energia in eccesso. C’è la necessità di un colossale piano di investimenti, anche a fondo perduto, per costruire fonti di energia rinnovabile nei Paesi in via di sviluppo: solo in questo modo si può pensare a una crescita economica che non danneggi il clima».
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Scritto da Redazione perwww.open.online il 2023-10-07 06:42:57 ,