La sfida del governatore in Campania sul terzo mandato
«Vengo da una grande e glorioso partito che è tuttavia deceduto tra gli applausi. In quel partito c’erano uomini che si chiamavano Enrico Berlinguer, Amendola, Nilde Iotti, Terracini. Oggi abbiamo un po’ di arte povera tra di noi, rischiamo di morire tra le bandiere al vento». È il minuto 35 di un discorso di scarsi quaranta che però, all’indomani del commissariamento del Pd campano, assume quasi i connotati del manifesto deluchiano anti-Schlein. O meglio è la dichiarazione di guerra preventiva di Vincenzo De Luca al nuovo gruppo dirigente declamata all’assemblea provinciale dei democratici a Napoli (una prima volta per lui), il giorno precedente alla decisione del Nazareno di inviare l’orlandiano e antideluchiano Antonio Misiani in Campania. Contro quel nuovo Pd di Elly Schlein che vuole tagliare i ponti con capibastone, cacicchi, signore delle tessere, notabili locali. Peccato che sulla strada dei new dem ci sia appunto il governatore campano. Che ha perso la prima battaglia, ma venderà cara la pelle, considerato che sinora con tutti i segretari nazionali, da Matteo Renzi in poi, la…
Author: Simona Brandolini
Data : 2023-04-03 06:22:57
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