La donna, insegnante di 47 anni di Frosinone, aveva chiesto al padre (medico, residente a Trani), al quale il 12enne era stato affidato, di riabbracciare il figlio prima di morire. Un desiderio rimasto irrealizzato.
“Voglio vedere mio figlio”. Questo l’ultimo desiderio di una 47enne, originaria di Frosinone e di professione insegnante. Desiderio che, però, è rimasto tale, senza concretizzarsi. Come si legge sul Corriere della Sera, la donna, colpita da un tumore al pancreas, non vedeva il figlio da più di un anno perché l’ex marito, un medico residente a Trani, non glielo aveva consentito.
Una brutta storia iniziato quando la docente ha scelto di concludere la relazione con il padre di suo figlio, denunciato per violenza. L’uomo è attualmente a giudizio per maltrattamenti.
La 47enne si è poi ammalata e viste le sue precarie condizioni di salute ha preferito che il figlio 12enne (la coppia ha anche una figlia di 17 anni che è stata accanto alla madre) rimanesse col padre, in Puglia, mentre lei si sottoponeva all’ospedale Gemelli di Roma a cicli di chemioterapia.
Il giudice aveva stabilito che al ragazzino venisse consentito di fare visita a sua madre una volta al mese. Una disposizione che, però, il padre non avrebbe mai seguito. E così la storia è finita in tribunale. Il giudice, dopo l’udienza dei giorni scorsi, si era riservato la decisione. Ma la malattia è stata più veloce della burocrazia e la donna è morta senza poter riabbracciare il figlio all’ospedale Spaziani di Frosinone.
“Ora domandiamoci quanto dolore, oltre quella della malattia che gravava su di essa, possa esserci stato nel cuore di questa mamma che si è vista costretta nel limbo di un’attesa di una giustizia lenta che non ha tenuto in considerazione le condizioni psicologiche di una mamma. Una mamma che voleva per l’ultima volta riabbracciare il proprio figlio”, ha commentato sui social il centro antiviolenza ‘Fammi Rinascere’.
L’avvocato Francesca Ruggeri, che ha seguito il caso, ha spiegato: “L’ex marito ha violato ben due ordinanze del giudice. Questa mamma gravemente malata, ha dovuto sostenere una Ctu (consulenza tecnica d’ufficio) attraverso la quale si era stabilito che il bambino potesse stare dal padre e che dovesse essere portato dalla mamma una volta al mese, cosa mai avvenuta”.
Della vicenda si era interessata anche la deputata del Partito Democratico Maria Cecilia Guerra che aveva chiesto l’intervento del Governo per sbloccare la situazione.
Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle vedove aveva così risposto sulla questione: “Emerge, da una nota del 12 gennaio 2023 del tribunale di Trani, che il regime di visita tra la madre e il figlio è stato disciplinato tenendo conto della distanza geografica, delle condizioni di salute della madre al fine di garantire, comunque, il superiore interesse del minore a mantenere significativi rapporti con entrambi i genitori”.
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di Biagio Chiariello
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2023-03-11 20:14:03 ,