Julia si guarda intorno nella sala mensa che scoppia di voci e risate, tra vassoi colmi di cibo e bambini che arrivano in gruppo – affamati – con i pullmini delle scuole. “Se fossimo rimasti a Berdyansk li avrebbero deportati tutti, i russi hanno devastato gli orfanotrofi, strappato i figli all’Ucraina, invece i nostri bambini sono qui, al sicuro, hanno una dimora, istruzione, cure, vestiti, giochi, le prime settimane erano spenti, avevano gli occhi malinconici, adesso hanno ritrovato i colori, come se avessero ripreso vita.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-03-28 18:27:13 ,www.repubblica.it